Prima udienza del processo sull'omicidio Regeni, gli imputati "si sono sottratti volontariamente"

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AGI - Agenzia Italia INTERNO

1 GENNAIO 2018 - La procura di Roma vorrebbe raccogliere la testimonianza di Maha Abdelrahman, tutor di Giulio Regeni a Cambridge.

Le tappe della vicenda. 25 GENNAIO 2016 - Viene diffusa la notizia della scomparsa di Giulio Regeni.

Lo ha detto nell'aula bunker di Rebibbia il procuratore aggiunto di Roma Sergio Colaiocco nel corso della prima udienza per l'omicidio di Giulio Regeni, ucciso a Il Cairo, in Egitto, nel 2016. (AGI - Agenzia Italia)

Su altre fonti

Ricordando come, tra l’altro, secondo le verifiche effettuate dalla procura, Regeni non si fosse mai recato in quei Paesi nel corso di quei mesi. Considerata l’assenza in Aula dei quattro imputati, spetta così alla Corte d’assise decidere sulla richiesta di nullità avanzata dalle difese (nominate d’ufficio) dei quattro imputati, per la mancanza delle notifiche. (Il Fatto Quotidiano)

Oggi - prosegue lo scrittore - pensare che un italiano, possa andare a fare una passeggiata in Egitto o anche temerariamente fare solo uno scalo tecnico per proseguire altrove mi sembra una follia. "È agghiacciante la sequenza di minacce, sabotaggi e omertà portate avanti dalle autorità egiziane in questi anni nei confronti dei responsabili dell'omicidio di Regeni. (Repubblica TV)

La domanda è: perché gli imputati non sono presenti qui in questa aula, sono inconsapevoli o finti inconsapevoli? Omicidio di Giulio Regeni, si è aperto questa mattina, nell’aula bunker di Rebibbia davanti alla Terza Corte d’Assise, il processo nei confronti dei quattro 007 egiziani accusati del sequestro, delle torture e dell’omicidio del ricercatore italiano. (Adnkronos)

Qualche preoccupazione riguarda Genova, dove però oggi la situazione è diventata meno tesa per la fine di una protesta dei camionisti che durava da tre giorni. “L’avvio del Green Pass nelle aziende sarà complicato ma è la strada giusta per spingere le vaccinazioni” ha detto oggi Orlando. (Radio Popolare)

(LaPresse) – La decisione della Corte d’Assise che ha annullato il rinvio a giudizio degli 007 egiziani e rinviato al gup gli atti sul caso Regeni è stata presa con “sorpresa e amarezza”, si apprende da fonti della procura, secondo le quali “il tentativo di impedire che il processo si celebrasse non collaborando è andato a buon fine malgrado un lavoro intenso di oltre cinque anni che ha permesso l’identificazione dei presunti autori dei fatti”. (LaPresse)

Roma, 14 ott. (LaPresse)