Calhanoglu: “Sono un numero 10. Futuro? Posso dire solo una cosa!”

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Proprio nelle ultime partite giocate, Calhanoglu è stato schierato dietro Ibrahimovic nel 4-2-3-1 (che diventava 4-4-1-1 in fase difensiva).

Come vede il suo futuro al Milan: “Io per ora sono concentrato solo sulle 12 partite che mancano, perché spero nella ripartenza della stagione.

Sul suo ruolo in campo: “Pioli sa che io sono un numero 10, in questo ruolo mi trovo molto meglio, mi piace giocare in quella posizione”. (Pianeta Milan)

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Se lo chiedono i giocatori in questi giorni stravaganti, se lo chiedono i tifosi del Milan, che durante la pandemia e il lockdown non hanno smesso di occuparsi di calcio, se non altro per trovare un minimo di normalità all’interno di giornate sempre strane e sempre uguali. (La Gazzetta dello Sport)

La paura adesso è diminuita, anche se io non ho mai avuto paura, nemmeno quando è iniziato a diffondersi il virus. Il trequartista turco del Milan, intervistato in esclusiva da Sky Sport, ha affrontato diversi temi, iniziando dalle settimane difficili per via dell’emergenza Coronavirus. (Sky Sport)

Ma non si escludono sorprese e ritorni di fiamma: “Crescono i segnali positivi intorno ai nomi di Hendrik Almstadt e Geoffrey Moncada. Daniele, che in tanti anni al Milan ha accumulato da difensore un discreto numero di trofei, sta ultimando il suo ultimo corso a Coverciano. (Calciomercato.com)

Manovre a centrocampo: spunta Sabitzer e si sogna un ritorno. Due centrocampisti per il Milan del futuro: oltre al pupillo di Rangnick si pensa ad un ritorno che sarebbe gradito ai rossoneri. Ma anche qui spunta un ostacolo: l’alto ingaggio che Bakayoko percepisce dal Chelsea, superiore a 5 milioni netti a stagione. (MilanLive.it)

Il manager tedesco non vuole lasciare nulla al caso e, pertanto, è arrivata in Via Aldo Rossi una richiesta specifica. SUL FRONTE MERCATO, ECCO UNA DELLE PRIME REALI RICHIESTE DI RANGNICK AL MILAN > > > (Pianeta Milan)

L'INDISCREZIONE. Il nuovo Milan alla tedesca ha bisogno di collaboratori che permettano a Rangnick di imparare a entrare a poco a poco nella filosofia del calcio italiano e di quella rossonera in particolare, visto che il futuro di Maldini e Massara appare lontano dal nuovo progetto. (Sport Mediaset)