Patrizia Cavalli ha fatto convivere nei suoi versi ragione e tenerezza, è per questo che la amiamo

Ci sono persone che diventano simboli, icone, messaggi, figure, parole: Patrizia Cavalli, mancata ieri, è stata una di queste.

Per lei il corpo si fa mente, e quindi il pensiero si muove di continuo, influenzato da stimoli fisiologici, sensibili.

Patrizia Cavalli ha continuato a essere se stessa, mescolando nei suoi versi un’acuta capacità di pensiero e al tempo stesso una grande, comprensiva, tenerezza, due forze che spesso non riescono a coesistere

L’esperienza condivisa da Cavalli è un’esperienza in fluire, che non accetta lo stato di coscienza, come fenomeno statico, circoscrivibile. (The Vision)

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E’ una ribelle, insofferente a regole e divieti, ma determinata a diventare una pittrice. «Lo spettacolo si focalizza su due aspetti del romanzo di Lyman Frank Baum: la collaborazione tra i personaggi e la figura del Mago» – sottolinea la regista. (Sardegna Reporter)

"Nei suoi libri si snoda un canzoniere amoroso tutto centrato sul corpo, sui suoi ritmi, sui sensi più che sul sentimento. Ieri l’hanno salutata sui social – tra i tantissimi fan – anche popstar come Vasco Brondi e Francesca Michielin (QUOTIDIANO NAZIONALE)

È morta all’età di 75 anni la poetessa Patrizia Cavalli, originaria della città di Jacopone, città con la quale ha mantenuto sempre un forte legame. "Era il primo premio Jacopone alla carriera che consegnavamo - afferma Valentina Parasecolo, direttrice creativa di Iubel - e come giurati non avevamo dubbi sul fatto che dovesse andare a lei. (LA NAZIONE)

Nel 2019 Cavalli ha pubblicato la raccolta di prose Con passi giapponesi (Einaudi), finalista al Premio Campiello 2020 Durante gli studi di filosofia conosce Elsa Morante che scopre in lei la vocazione per la poesia. (Il Fatto Quotidiano)

Rendiamo omaggio la sua poesia, nata a cavallo fra due millenni, con una selezione di versi tratti dalle sue raccolte. Chi è fermo nel dolore non frequenti. gli allegri e disinvolti corridori. ma solo i passi lenti dei suoi uguali (Luce)

Con sottrazione e grazia, è stata la sua una parola alta e dedita. Ha raccontato con ironia il quotidiano dell’assedio (Il Manifesto)