Cremona, pizzeria espone la bolletta da 4 mila euro per protesta: «Passare da ladro o chiudere l’attività?»

Open INTERNO

La messa in vetrina della bolletta non vuole spaventare i clienti, spiega il titolare, ma vuole lanciare un segnale di «forte protesta».

E soprattutto le materie prime: olio, grano, tutto quello che serve per fare funzionare una pizzeria-ristorante come la nostra».

Funky Gallo è rinomata in paese proprio per i costi accessibili del locale, ma adesso i gestori si trovano costretti a cambiare rotta. (Open)

La notizia riportata su altre testate

A Roncadello, nel Cremonese, un ristoratore ha messo in vetrina la bolletta dell'energia per giustificare l'aumento dei prezzi. «Quando le spese diventano insostenibili» scrive l'uomo su un biglietto a fianco della fotocopia della bolletta. (Alto Adige)

Nei giorni scorsi, in una pizzeria di Roncadello, vicino al confine con la provincia mantovana, è stata esposta in vetrina la bolletta dell’energia elettrica consumata dall’attività nel il mese di luglio, che ammonta a 4.058 euro. (La Gazzetta di Mantova)

Il ristoratore ha appeso alla vetrina del proprio locale a Roncadello, piccola frazione di Casalmaggiore (Cremona), la bolletta accompagnata dal messaggio: «Quando le spese diventano insostenibili, mettere una pizza margherita a 10 euro è passare da ladro o chiudere l’attività?». (Corriere TV)

Abbiamo fatto un rapido calcolo: se prima potevamo servire una margherita a 5-6 euro, adesso dobbiamo passare al rialzo “Ho esposto la bolletta della luce perché è la più eclatante – ha aggiunto – Poi ci sono gas e tutte le forniture essenziali. (QuiFinanza)

«Meglio mettere la Margherita a 10 euro e passare da ladro oppure chiudere l’attività?». Per il momento la pizzeria non ha aumentato i prezzi: «Una Margherita con prodotti di qualità, tutti italiani, costa 8 euro, ma a settembre sarà inevitabile un ritocco, anche solo dell’8%». (Corriere Milano)

Rovati ha spiegato al Corriere perché ha affisso quella bolletta nel suo locale: “Aspettavo un qualche commento dai miei clienti”. Prima il Covid, poi gli aumenti. La sua è stata più che altro una provocazione, infatti la pizza è rimasta allo stesso prezzo: 5,50 euro. (ilGiornale.it)