Caro bollette "virale". Bongiovanni: "Tema al centro prossimo governo"

OglioPoNews ECONOMIA

Anche il sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni ha voluto dire la sua.

Oltre al Corriere della Sera, la notizia è finita sulle reti Rai, Mediaset e Sky, è stata ripresa anche da Radio Capital e Radio 24 e dall’Ansa.

Il 25 settembre si vota, i programmi e “le agende” del prossimo Governo dovranno mettere al primo posto questo gravissimo problema”

“A breve – precisa sempre Bongiovanni – parteciperemo ai bandi del distretto del commercio che prevedono ulteriori contributi per investimenti. (OglioPoNews)

Su altri media

L’intervista al titolare del «Funky Gallo» di Casalmaggiore (Cremona) che ha avuto l’idea della singolare protesta. Ha scatenato un acceso dibattito l’originale protesta di Alberto Rovati, titolare della pizzeria «Funky Gallo». (Corriere TV)

“Ho esposto la bolletta della luce perché è la più eclatante – ha aggiunto – Poi ci sono gas e tutte le forniture essenziali. Abbiamo fatto un rapido calcolo: se prima potevamo servire una margherita a 5-6 euro, adesso dobbiamo passare al rialzo (QuiFinanza)

La bolletta dell’energia non è l’unica ad essere aumentata, ha spiegato Rovati, perché quella del gas non è da meno. Nei giorni scorsi, in una pizzeria di Roncadello, vicino al confine con la provincia mantovana, è stata esposta in vetrina la bolletta dell’energia elettrica consumata dall’attività nel il mese di luglio, che ammonta a 4.058 euro. (La Gazzetta di Mantova)

Prima il Covid, poi gli aumenti. La sua è stata più che altro una provocazione, infatti la pizza è rimasta allo stesso prezzo: 5,50 euro. Il signor Rovati sta però cercando una soluzione da giorni, e ancora non è riuscito a trovarla. (ilGiornale.it)

A Roncadello, nel Cremonese, un ristoratore ha messo in vetrina la bolletta dell'energia per giustificare l'aumento dei prezzi. «Quando le spese diventano insostenibili» scrive l'uomo su un biglietto a fianco della fotocopia della bolletta. (Alto Adige)

«Meglio mettere la Margherita a 10 euro e passare da ladro oppure chiudere l’attività?». «Sul settore gravano diverse incognite: l’andamento della pandemia, la guerra in Ucraina, l’incertezza dell’esito elettorale — conclude Stoppani, presidente Epam — (Corriere Milano)