HalloApp, la chat fondata da due ex sviluppatori di WhatsApp

HalloApp è suddivisa in quattro schede principali: un feed home di post dei tuoi amici, chat di gruppo, chat individuali e impostazioni e la sua estetica generale è molto minimale.

Arora è stata chief business officer di WhatsApp fino al 2018 e una figura chiave nella negoziazione dell’accordo con Facebook.

Ora però il pedigree dei due cofondatori di HalloApp, Neeraj Arora e Michael Donohue, rende questa iniziativa a suo modo interessante. (iGizmo.it)

La notizia riportata su altri giornali

La situazione indiana è davvero particolare, essendo che tra il Governo e WhatsApp attualmente c’è un dibattito vero e proprio legato alla tracciabilità piena di tutti i messaggi inviati mediante l’app. (Tecnoandroid)

Ad aprile 2020 il limite è stato portato ad 8 partecipanti e, adesso arriva anche la possibilità di partecipare in un secondo momento Prima di questa novità non si poteva entrare in chiamata in un secondo momento, adesso invece si può. (Centro Meteo italiano)

L’usabilità è ai massimi livelli con l’app di Pavel Durov ma Facebook mette i bastoni tra le ruote dell’avversario con un aggiornamento che al suo interno include ora una novità assurda. Sia nel bene che nel male si sente parlare ogni giorni di WhatsApp (Tecnoandroid)

Con un annuncio dell'aprile 2020, la piattaforma aveva limitato la condivisione di un identico messaggio a più persone, tramite la funzione di inoltro. Nonostante ciò, milioni di utenti in India hanno creato nel tempo account secondari per aumentare la viralità dei messaggi. (La Repubblica)

Spiare conversazioni whatsapp senza l’utilizzo di applicazioni. Se infatti spiare conversazioni whatsapp tramite applicazioni sia illegale e punibile, non lo è spiare direttamente dal cellulare lasciato incustodito e senza alcuno strumento di blocco che ci impedisca l’accesso (CasertaWeb)

Il report riporta che più del 93% dei link malevoli vengono diffusi tramite queste due famose app di messaggistica e in percentuale, il numero di infezioni più consistente, avviene tramite Whatsapp. Oltre a queste 2 app, sempre secondo lo studio effettuato da Kasperky, risultano pericolose anche Viber, su cui viaggiano il 4,7% di link dannosi online e Hangouts, su cui i link pericolosi sono pari all’1% (Android Italy)