Messina. La droga a Giostra e la “guerra” tra gli Arrigo e i Bonanno

Tempo Stretto INTERNO

L'altra organizzazione, con a capo Antonio Bonanno, dispone anche di armi. L’ordine davanti alla porta di casa, l’attesa e la consegna sul pianerottolo.

Arrigo e Stracuzzi gestiscono il traffico di droga in via Seminario Estivo.

Il suo braccio destro era il fratello Paolo Arrigo, che custodiva la droga.

L’altra organizzazione con a capo Antonio Bonanno. Ma a Giostra c’era anche un’altra organizzazione criminale che trafficava droga, in particolare cocaina, marijuana e hashish, con a capo Antonio Bonanno

Il ruolo di Angelo Arrigo. (Tempo Stretto)

La notizia riportata su altri giornali

Stesso addebito rivolto ad Alessia Stracuzzi, Concetta Assenzio e Ramona Assenzio, il cui raggio d’azione avrebbe abbracciato la palazzina “B” dello stesso complesso. Quanto al secondo gruppo, quello retto da Antonio Bonanno, ritenuta organica ad esso Veronica Vinci, «deputata a tenere la cassa dell’associazione e a riscuotere il provento dell’attività illecita» (Gazzetta del Sud - Edizione Messina)

Una volta rubate le auto venivano nascoste presso un uliveto nelle campagne di Bitonto e “bonificate”, cioè private di eventuali sistemi di allarme o di localizzazione. I carabinieri hanno documentato vari furti di autovetture, per un valore complessivo stimato in circa 200. (LaPresse)

Altro personaggio emerso dalle indagini, secondo le quali gestiva un punto vendita di droga sempre nello stesso complesso di case popolari, era Gianluca Siavash Nel Settembre del 2016, un altro componente del nucleo familiare degli Arrigo era rimasto vittima di un attentato simile. (Livesicilia.it)

per 13 persone nonché il sequestro di immobili (appartamenti e garage-cantine), autoveicoli, motoveicoli e altre utilità economiche. Una disponibilità avvalorata non solo dai ferimenti dai quali l’indagine ha tratto spunto, ma anche dalle conversazioni captate, dalle immagini raccolte e visionate (Lettera Emme)

Lo studio da parte degli esperti dell’Università di Messina e di quelli scelti da Palazzo Zanca sono arrivati quasi al termine. Per le due rampe che conducono dalla galleria San Jachiddu allo svincolo di Giostra, adesso c’è una roadmap. (Gazzetta del Sud - Edizione Messina)

Lo schema era fisso: ricezione dell’ordine davanti alla porta, l’attesa dell’acquirente sul pianerottolo e la consegna della droga sempre all’esterno dell’abitazione.Il centro del traffico di droga a Messina era «un vero e proprio fortino», introno al quale gravitavano i rapporti tra i clan degli Arrigo e dei Bonanno tra «alleanze e scontri violenti». (Gazzetta del Sud - Edizione Messina)