Protesta e rabbia anti-chiusure, a Roma anche il loanese Yury Pastore: "Non serve visibilità agli pseudo-leader, è in gioco il futuro dei nostri figli"

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SavonaNews.it INTERNO

"Se al posto mio ci fosse stato un facinoroso, la protesta sarebbe senza dubbio sfociata in una carneficina.

Tra di loro anche il ristoratore loanese Yury Pastore, che attraverso il suo profilo Facebook ha documentato l'evento.

Mi rivolgo ora ai colleghi, a tutti i commercianti che hanno protestato e soprattutto ai più, che non avendo le possibilità economiche, non hanno partecipato.

Diverse le associazioni che hanno preso parte alla protesta (Mio Italia, Movimento Io Apro, la Rete delle Partite Iva, Apit Italia, Pin, Associazione Fieristi Italiana e Lo Sport è Salute). (SavonaNews.it)

La notizia riportata su altri giornali

Appena qualche giorno fa, rabbia, disperazione e violenza di fronte a Montecitorio a Roma dove centinaia di ristoratori protestavano per le misure anticovid. La protesta dei ristoratori si allarga a molte città italiane : a Napoli, molti rappresentanti delle piccole imprese hanno protestato in piazza del Plebiscito, chiedendo a gran voce la riapertura dei negozi, che dicono essere vicini al collasso e privi del sostegno statale. (Euronews Italiano)

Alla fine degli scontri, un agente è rimasto ferito e sette persone sono state fermate. I partecipanti al sit-in hanno esposto striscioni con scontrini simbolici, che hanno l’obiettivo di rappresentare le perdite avute in un anno di pandemia. (Italia Oggi)

Il viminale ha seguito gli eventi con la massima attenzione L’indicazione è quella di consentire l’espressione del legittimo dissenso isolando e perseguendo chi invece ricorre alla violenza. E’ quanto accaduto martedì a Montecitorio. (Imola Oggi)

M… -. Ultime Notizie dalla rete : Chi sciamano Covid:Di Battista, 'violenza va fermata con empatia e ristori' 'Sopra lo 'sciamano' di Montecitorio, inquadrato, intervistato e oggi protagonista assoluto della prima pagina . (Zazoom Blog)

Dalle 15, fino intorno alle 19, le diverse categorie al momento maggiormente colpite dal lockdown, hanno manifestato per spingere il governo a determinare quanto meno un percorso relativo alla riapertura. (SvSport.it)

Ai cronisti ha detto di essere «aperto da gennaio, perché da un anno non è cambiato nulla, nonostante tutte le chiusure». Lo faceva nell’ambito di una iniziativa chiamata #IoApro, protesta pubblicizzata sui social alla quale aderirono anche altri ristoratori. (La Gazzetta di Modena)