Iran, finito l’effetto “Soleimani”: riparte il pressing internazionale

Difesa e Sicurezza ESTERI

Intanto, le proteste contro la leadership della Repubblica islamica continuano, nonostante i tentativi di repressione violenta e il blocco di Internet e social media.

Torna a crescere il pressing internazionale sull’Iran: Francia, UK e Germania esortano Teheran a tornare all’interno del JCPOA. L’Iran è nuovamente sotto pressione dalla comunità internazionale, nonostante l’uccisione da parte degli Usa in Iraq del generale Qassem Soleimani. (Difesa e Sicurezza)

Ne parlano anche altri giornali

In serata, il presidente americano ha inviato un messaggio non solo in inglese, ma anche in farsi, di sostegno ai manifestanti sul sito di microblogging. New York Donald Trump rilancia la sfida all'Iran cercando una sponda nelle nuove proteste e riscuotendo un successo storico con il tweet in lingua farsi con cui si rivolge al popolo della Repubblica Islamica. (ilGiornale.it)

A sostegno dei manifestanti Donald Trump: "Ispirato dal vostro coraggio", ha scritto il presidente Usa in un tweet in lingua farsi. Intanto sempre nella capitale iraniana una folla filogovernativa si è radunata davanti all'ambasciata di Londra bruciando una bandiera britannica mentre i pasdaran presidiano le strade della città. (LaPresse)

Ieri mattina il capo della polizia di Teheran, Hossein Rahimi, ha smentito che i suoi uomini abbiamo sparato sui manifestanti. Anche il Canada, con le sue 57 vittime nel disastro, si è allineato a Londra e Washington in questa fase. (La Stampa)

Secondo alcuni video, rilanciati sui social, vi sarebbero stati anche diversi colpi di arma da fuoco esplosi nei pressi dei manifestanti. Per il secondo giorno consecutivo ieri i dimostranti si sono riversati nelle vie e piazze di Teheran e altre città. (AsiaNews)

Gregoretti? Barricate da tutto il centrodestra» Il Presidente di Fratelli d'Italia: «Con o senza referendum il Governo non andrà avanti molto. (DiariodelWeb.it)

Trump “disonora l’antica lingua persiana con le sue minacce”, ha scritto sempre su Twitter il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Abbas Mousavi. “Durante le proteste la polizia non ha sparato assolutamente perché gli ufficiali della polizia della capitale hanno dato ordine di agire con moderazione”, si legge ancora in una nota firmata dallo stesso Rahimi. (Il Primato Nazionale)