Iran, è resa dei conti tra moderati e conservatori

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Crolla il mito dei conservatori. E così, con il 2020, si archivia il mito dell’infallibilità dei conservatori iraniani in Medio Oriente.

Anche le Guardie rivoluzionarie iraniane sono malviste, come gli Stati Uniti, da parte delle popolazioni di questi Paesi, e le proteste in Iraq lo dimostrano.

“Si tratta di una vittoria per chi vuole fare affari con gli Stati Uniti“: con queste parole un attivista dell’Iran ha commentato l’uccisione di Qassem Soleimani all’alba del 3 gennaio 2020.

Iran, scontro tra moderati e conservatori. (Notizie.it )

Se ne è parlato anche su altre testate

«È una forte dimostrazione di sostegno da parte degli iraniani alla politica di Trump sul paese», ha spiegato. In serata, il presidente americano ha inviato un messaggio non solo in inglese, ma anche in farsi, di sostegno ai manifestanti sul sito di microblogging. (ilGiornale.it)

A sostegno dei manifestanti Donald Trump: "Ispirato dal vostro coraggio", ha scritto il presidente Usa in un tweet in lingua farsi. Intanto sempre nella capitale iraniana una folla filogovernativa si è radunata davanti all'ambasciata di Londra bruciando una bandiera britannica mentre i pasdaran presidiano le strade della città. (LaPresse)

Ieri mattina il capo della polizia di Teheran, Hossein Rahimi, ha smentito che i suoi uomini abbiamo sparato sui manifestanti. Anche il Canada, con le sue 57 vittime nel disastro, si è allineato a Londra e Washington in questa fase. (La Stampa)

Barricate da tutto il centrodestra» Il Presidente di Fratelli d'Italia: «Con o senza referendum il Governo non andrà avanti molto. Non c'è solo rischio instabilità, c'è rischio terrorismo». Caso Gregoretti «La Gregoretti come la Diciotti». (DiariodelWeb.it)

Trump “disonora l’antica lingua persiana con le sue minacce”, ha scritto sempre su Twitter il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Abbas Mousavi. L’utilizzo di quest’ultima non è però piaciuto al governo iraniano. (Il Primato Nazionale)

Altri filmati mostrano dimostranti all’esterno di un secondo ateneo e un capannello di persone in marcia verso piazza Azadi (della libertà), nella capitale. Per il secondo giorno consecutivo ieri i dimostranti si sono riversati nelle vie e piazze di Teheran e altre città. (AsiaNews)