“Qui vive un antifascista”: risposta del sindaco di Milano Sala alla scritta antisemita di Mondovì

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Da Pavia si erano ben presto diffusi anche nel resto d'Italia, ed erano stati affissi sulle abitazioni come forma di lotta contro il ritorno di pericolose ideologie.

Il precedente: gli adesivi apparsi nel marzo del 2018. L'iniziativa del sindaco Beppe Sala ricorda quanto avvenuto a Pavia (e poi nel resto d'Italia) nel marzo del 2018.

Poco prima delle elezioni politiche le abitazioni di militanti antifascisti di Pavia erano state marchiate da ignoti con adesivi recanti la scritta "Qui ci abita un antifascista". (Milano Fanpage.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Domenica 26 Gennaio 2020, 10:41. . (Leggo.it)

Il primo cittadino di Milano, Giuseppe Sala, ha voluto dare il proprio contributo nella lotta all'antisemitismo, proprio nei giorni in cui l'odio razziale contro gli ebrei sta tornando a galla, alla vigilia della Giornata della Memoria dell'Olocausto. (Sputnik Italia)

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Beppe Sala, sul proprio profilo Instagram, ha risposto così alla scritta antisemita di Cuneo apparsa sulla porta del figlio di Lidia Beccaria Rolfi. La Rolfi lavorò per l'Istituto Storico per la Resistenza di Cuneo e per l'Associazione nazionale ex deportati. (ilGiornale.it)

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Una scritta, «Juden hier», che ha fatto molto discutere e che è stata commentata così da Bruno Maida, storico che con Lidia Beccaria Rolfi ha scritto diversi libri: «Ho attraversato questa porta molte volte. (Open)