"Antifa Hier", qui vive un antifascista. Il gesto di Beppe Sala contro le scritte antisemite

L'HuffPost INTERNO

‘Antifa Hier’, qui vive un antifascista.

È questo il senso del cartello che il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha voluto appendere fuori dalla porta di casa sua in segno di solidarietà per quanto accaduto a Mondovì, in provincia di Cuneo, dove la casa di una partigiana è stata imbrattata con una scritta antisemita.

Il sindaco Sala ha postato la foto della porta di casa sua con il cartello sul profilo Instagram e sotto ha commentato “qui vivo io”. (L'HuffPost)

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Il primo cittadino ha pubblicato su Instagram la foto del cartello che ha affisso in segno di solidarietà con la famiglia disulla cui abitazione, a Mondovì in provincia di Cuneo, è comparsa la scritta ‘Juden Hier’ come nelle città tedesche durante il nazismo. (Leggo.it)

Una scritta, «Juden hier», che ha fatto molto discutere e che è stata commentata così da Bruno Maida, storico che con Lidia Beccaria Rolfi ha scritto diversi libri: «Ho attraversato questa porta molte volte. (Open)

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La Rolfi lavorò per l'Istituto Storico per la Resistenza di Cuneo e per l'Associazione nazionale ex deportati. Beppe Sala, sul proprio profilo Instagram, ha risposto così alla scritta antisemita di Cuneo apparsa sulla porta del figlio di Lidia Beccaria Rolfi. (ilGiornale.it)

Il sindaco di Milano ha voluto condannare il brutto gesto avvenuto nei giorni scorsi a Mondovì, dove la porta di casa dell'ex partigiana Lidia Rolfi è stata imbrattata con una scritta anti-semita. Il primo cittadino di Milano, Giuseppe Sala, ha voluto dare il proprio contributo nella lotta all'antisemitismo, proprio nei giorni in cui l'odio razziale contro gli ebrei sta tornando a galla, alla vigilia della Giornata della Memoria dell'Olocausto. (Sputnik Italia)