"Qui vive un antifascista", il cartello del sindaco di Milano contro gli antisemiti

La Repubblica INTERNO

È la scritta del cartello che il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha appeso fuori dalla porta di casa sua in segno di solidarietà per quanto accaduto a Mondovì, in provincia di Cuneo, dove l'abitazione di una partigiana è stata imbrattata con una scritta antisemita.

Il sindaco Sala ha pubblicato la foto della porta di casa sua sul proprio profilo Instagram e sotto ha commentato "qui vivo io".

"Antifa Hier", ovvero: qui vive un antifascista. (La Repubblica)

La notizia riportata su altre testate

"; " Signor sindaco, lei mi fa volare "; " Il mio sindaco "; " Milano antifascista ". Nel frattempo i proprietari dell'abitazione di Mondovì hanno provveduto a denunciare il caso, su cui sta indagando la Digos di Cuneo (ilGiornale.it)

Il primo cittadino di Milano, Giuseppe Sala, ha voluto dare il proprio contributo nella lotta all'antisemitismo, proprio nei giorni in cui l'odio razziale contro gli ebrei sta tornando a galla, alla vigilia della Giornata della Memoria dell'Olocausto. (Sputnik Italia)

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Domenica 26 Gennaio 2020, 10:41. . (Leggo.it)

Il sindaco di Milano ha postato la foto della porta di casa sua con il cartello sul profilo Instagram e sotto ha commentato: «Qui vivo io». Chi era Lidia Beccaria Rolfi. Deportata nel lager di Ravensbrück, in Germania, rimase prigioniera per 11 mesi, dal 27 giugno 1944 in poi, e ha raccontato l’orrore dei lager nel libro Le donne di Ravensbrück: testimonianze di deportate politiche italiane. (Open)