Jannik Sinner è già il miglior tennista italiano di sempre?

Undici SPORT

Un game già mitico, già passato alla storia.

Sinner, dunque, sembra già destinato a entrare nell’Olimpo dei migliori, fosse solo per un fatto di cabala.

Per tutte queste ragioni, per via di quelle impressioni e quei presentimenti difficili da spiegare, è inevitabile pensare che sì, Sinner è già ora il miglior tennista italiano di sempre

Allo stesso modo, viene da sé che pensare a un paragone tra Sinner e Panatta, o tra Sinner e Pietrangeli è quanto mai assurdo. (Undici)

Su altri giornali

Vincere un Masters 1000 è un traguardo splendido e difficilissimo per un tennista. Pensiamo per esempio a Fabio Fognini, che nel 2019 a 32 anni è riuscito a vincere a Montecarlo il suo primo Masters 1000, conquistando anche la top-10 per la prima volta in carriera. (Tennis Fever)

“Tornerò più forte”, ha detto il fenomenale tennista altoatesino nel post partita, lui che è “nato sportivamente” sugli sci. (NEVEITALIA.IT)

In questi giorni le pagine dei quotidiani sportivi internazionali sono dedicate alla sua impresa e noi abbiamo scovato un documento d’epoca: eccolo, a soli 12 anni, calcare la terra battuta di Ragusa nella finale del "Nike Junior Tour" U12, disputato nel capoluogo ibleo nell’ottobre del 2013, in cui battè il coetaneo Gabriele Felline (RagusaNews)

Una sconfitta, però, che non cancella i suoi meriti salendo al numero 22 del ranking mondiale. di Bruno Vesica. Si è infranto sul cemento di Miami, il sogno di Jnnik Sinner di aggiudicarsi il suo primo torneo Master 1000. (TG La7)

Jannik Sinner l’ha fatto con la consueta lucidità, dopo essere uscito perdente dall’atto conclusivo del Masters1000 in Florida contro l’amico/rivale Hubert Hurkacz. Però lui non è andato 7-6 4-0 grazie a colpi vincenti, sono io che ho sbagliato molto. (OA Sport)

Commenta così Jannik Sinner la sconfitta (7-6, 6-4) nella finale del Miami Open di tennis contro il suo amico, compagno di allenamenti e di doppio Hubert Hurkacz. Spero che giocheremo ancora il doppio insieme", le parole di Sinner al collega polacco (L'Unione Sarda.it)