Di Maio candidato con il Pd, ora chi lo spiega agli elettori dem di Bibbiano?

Il Dubbio INTERNO

«Non abbiamo alcuno bisogno di un diritto di tribuna», spiega Bonelli, mentre Fratoianni parla di «offerta generosa» che però non riguarda Si.

«L’accordo non ci riguarda e tra l’altro non ne condividiamo molte cose nel merito delle questioni programmatiche», ha commentato Bonelli, mentre Fratoianni parla di «trattativa un po’ curiosa»

Ma l’accordo tra Pd e Azione/+Europa ha anche provocato un terremoto nel resto della coalizione, con gli stessi Bonelli e Fratoianni che hanno chiesto un incontro al segretario dem Letta. (Il Dubbio)

La notizia riportata su altri media

Con buona pace dei 50 parlamentari che un mese fa hanno mollato il M5S per seguire il ministro degli Esteri nella scissione. Nessun diritto di tribuna per il giornalista, che viene segnalato tra i più agguerriti contro il ministro degli Esteri nelle ultime ore” (Secolo d'Italia)

Fatto sta, come rivela “Il Giornale”, il Ministro degli Esteri aveva già accettato l’offerta di Enrico Letta per la candidatura da esterno nella lista del Pd, mandando all’aria Impegno Civico. Nelle prossime ore bisogna capire dove vuole andare questa coalizione e che coalizione si vuole costruire. (StrettoWeb)

Come stanno le cose con Speranza e Renzi. Non c'è invece alcun diritto di tribuna per Articolo Uno. Letta rischia di concedere troppo. Con le elezioni politiche a questa tornata cambierà profondamente il significato del "diritto di tribuna" (Today.it)

Il Pd ha offerto il diritto di tribuna in Parlamento ai leader dei diversi partiti e movimenti politici del centrosinistra che entreranno a far parte dell’alleanza elettorale. Andrea Pertici, professore ordinario di diritto costituzionale nell’Università di Pisa, come valuta l’accordo raggiunto da Enrico Letta con Carlo Calenda e Benedetto della Vedova? (LA NOTIZIA)

Luigi Di Maio il neocentrista, Di Maio l'atlantista, il draghiano, la spina di Conte, il bau bau di Di Battista, "Giggino 'a cartelletta" per Beppe Grillo, il fondatore di Insieme per il futuro, in quanto partito, e il front runner di Impegno civico, in quanto lista elettorale, ma soprattutto: Di Maio l'ubiquo (la Repubblica)

Il ministro degli Esteri lo dice a chiare lettere dopo il secondo, infruttuoso, incontro con Enrico Letta: "La nostra comunità pretende rispetto e parità di trattamento. È per questo che fonti vicine al ministro degli Esteri non escludono affatto che alla fine Di Maio decida di scartare e di tentare l’impresa impossibile in solitaria. (L'HuffPost)