Siccità Lazio, firmato il decreto per lo stato di calamità: richiesto anche lo stato di emergenza

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MeteoWeb. Il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha firmato il decreto crisi idrica che proclama ‘lo stato di calamita’ regionale‘, nonche’ la richiesta di riconoscimento dello “stato di emergenza” alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Protezione Civile, al fine di richiedere interventi, sostegni e risorse straordinarie dello Stato.

Nel decreto regionale, viene proclamato lo “stato di calamita’ naturale” per l’intero territorio della Regione Lazio fino alla data del 30 novembre 2022 a causa della grave crisi idrica determinatasi per l’assenza di precipitazioni meteorologiche ed in conseguenza della generalizzata difficolta’ di approvvigionamento idrico da parte dei Comuni. (MeteoWeb)

Se ne è parlato anche su altre testate

Webuild è stata una delle prime aziende del settore al mondo ad aprire i propri cantieri al pubblico. Webuild ha scelto la trasparenza e la partecipazione della cittadinanza alle fasi di costruzione delle infrastrutture con l’operazione “cantieri in diretta”, per mettere al centro della ripresa dell’Italia i progetti, il lavoro in sicurezza, l’innovazione e la sostenibilità. (Sardegna Reporter)

Il Professore Alessandro De Nicola, docente all’Università Bocconi, editorialista – economia e finanza – de “La Repubblica” de “La Stampa”, e presidente de “The Adam Smith Society” fa il punto della situazione. (Periodico Daily)

Dal Covid alla crisi idrica, lo stato di emergenza cambia forma ma non perentorietà e problematicità. Gli effetti della siccità infatti saranno anche economici con considerevoli sanzioni associate agli sprechi. (Money.it)

Cosa hanno deciso le Regioni. In attesa di misure uniche da adottare in tutto il territorio nazionale, le Regioni stanno procedendo in autonomia Dalla stessa Protezione Civile è infatti arrivato il monito: “Le tendenze non sono positive, nelle prossime settimane non ci sarà una inversione di tendenza. (Virgilio Notizie)

Inoltre, il provvedimento stabilisce che «per la gestione dell'emergenza idrica e per il sostegno alle popolazioni e alle attività produttive sono indispensabili misure di natura straordinaria ed emergenziale». (leggo.it)

E però nella città dei mille paradossi, mentre si ragiona su come evitare gli sprechi, succede che un migliaio di autolavaggi utilizzi l’acqua potabile per lavare i veicoli. Ieri anche il sindaco, Roberto Gualtieri, è tornato a escludere misure drastiche : «Roma non sarà interessata da emergenze idriche. (Corriere Roma)