Passaggio militare e bacino idrico per la Crimea: ecco perché sia Kiev che Mosca avevano interesse a distruggere la diga sul Dnepr

Il Fatto Quotidiano ESTERI

L’unica cosa certa dopo l’attacco alla diga di Nova Kakhovka, sul fiume Dnepr, è che si è passati a un nuovo livello dell’escalation del conflitto ucraino. Rimangono ignoti, al momento in cui si scrive, gli esecutori materiali, i mandanti e gli obiettivi di questa mossa, ma entrambe le parti potrebbero trarre vantaggi strategici dalla distruzione dell’infrastruttura. Kiev accusa Mosca di “ecocidio” e “crimini di guerra”, sostenuta dai suoi alleati europei, mentre la Russia punta il dito contro gli uomini di Zelensky. (Il Fatto Quotidiano)

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La struttura era da tempo danneggiata e priva di manutenzione. I russi avevano inizialmente negato un’esplosione e il crollo della diga (Open)

Le nostre gambe sono molto importanti quando il clima è umido. Soprattutto se abbiamo superato i 60 anni, quando il clima diventa severo, dobbiamo fare attenzione a quanto beviamo e a cosa mangiamo. (Proiezioni di Borsa)

Sono ventiquattro i villaggi allagati dopo l’attacco alla diga sul fiume Dnipro, che avrebbe provocato uno squarcio nella struttura. I filmati, diffusi in queste ore sui social, mostrano il centro dell’amministrazione allagato. (Open)

I cigni nelle strade allagate di Nova Kakhovka. La città è sott’acqua dopo la distruzione della diga avvenuta martedì 6 giugno. Dopo la distruzione della diga l’acqua ha raggiunto molte città (Corriere TV)

Nelle immagini si vedono le strade e le case allagate di Hola Prystan, controllata dai russi, sulla sponda orientale del fiume Dnipro (LaPresse)

L'attacco alla diga di Nova Kakhovka potrebbe costituire un crimine di guerra. (Fanpage.it)