Tennis, sconfitto Bautista: Sinner vola in finale a Miami. Il 19enne azzurro: «All’ultimo game ho giocato il tutto per tutto»

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Un’impresa straordinaria opera di un indiscutibile talento che bene si può riassumere con le parole pronunciate ieri da Alexander Bublik, il tennista kazako eliminato da Sinner: «Non sei umano», gli ha detto dopo la sconfitta.

Il 19enne azzurro ha battuto lo spagnolo Bautista Agut in tre set con il punteggio di 5-7, 6-4, 6-4, in 2 ore e 29 minuti di gioco.

All’inizio eravamo un po’ tesi, si faceva fatica anche per il vento», ha spiegato dopo il match

Jannik Sinner vola alla finale dell’Open di Miami. (Open)

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Jannik Sinner è un predestinato. Ormai tutti lo immaginavamo visto i recenti ottimi risultati, ma grazie alla straordinaria vittoria in rimonta su Roberto Bautista Agut, Sinner è a 19 anni e 7 mesi il primo Italiano nella storia a raggiungere la finale al Masters 1000 di Miami. (Tennis World Italia)

È un mostruoso Jannik Sinner. Impressionante è il game decisivo con Sinner che ottiene il break a zero giocando punti fantastici (Tennis World Italia)

L’ultimo game sul servizio dello spagnolo è poetico, giocato senza paura e con l’unico pensiero di portarsi a casa la partita: tre vincenti lanciando i suoi soliti frigoriferi e finale conquistata. (OA Sport)

Comprensibilmente il tennista italiano, andando a caccia con maggiore frequenza della chiusura dello scambio, ha commesso anche più errori non forzati, il conteggio dei quali si è chiuso a 53 contro i 37 di Bautista Agut Le statistiche raccontano di una partita estremamente equilibrata, a partire dal dato relativo alle prime di servizio in campo: 67% per Bautista Agut, 65% per Sinner. (OA Sport)

«Ho affrontato un giocatore molto solido ed è stata durissima la prima semifinale in un Masters 1000 della mia carriera. Proprio come due settimane fa a Dubai, ma aver vinto oggi significa tanto per me» (Ticinonline)

Soprattutto quando si deve rispondere a una seconda di servizio due o tre passi in avanti si dovrebbe cercare di farli Il dritto di Musetti, ancorchè certo migliorabilissimo, non è quello di Quinzi che proprio non ha mai camminato. (Ubi Tennis)