Philips, altri 6.000 licenziamenti con nuovo piano per migliorare profittabilità

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Philips (Teleborsa) (Teleborsa) -, multinazionale olandese che negli ultimi anni si è concentrata sempre più nel settore delle nuove tecnologie per la salute, ha annunciato cheentro il 2025, di cui 3.000 saranno implementati nel 2023 in linea con normative e processi locali. Il nuovo round di licenziamenti si aggiunge alla riduzione della sua forza lavoro di 4.000 ruoli annunciata nell'ottobre 2022, che verrà implementata come previsto. (Borsa Italiana)

Ne parlano anche altri media

Philips ha annunciato i risultati del quarto trimestre e dell’intero anno fiscale del 2022. (Tecnomedicina)

Con il rinnovo, Snaipay sarà ancora presente a San Siro, sui LED a bordo campo in serie A e Coppa Italia. ACCORDO – È arrivata l’ufficialità del rinnovo della partnership tra l’Inter e Snaipay, brand del gruppo Snaitech. (Inter-News)

I tagli, metà dei quali saranno attuati nel 2023, si aggiungono alla riduzione di 4mila unità di personale già annunciata lo scorso anno. Philips ha registrato una perdita netta di 1,6 miliardi di euro nel 2022, rispetto all’utile netto di 3,3 miliardi di euro dell’anno scorso. (LaPresse)

Philips taglierà altri 6 mila posti di lavoro, pari a circa l’8% della forza lavoro (composta, a fine settembre, da 79 mila addetti), che si aggiungeranno ai 4 mila annunciati lo scorso ottobre. La prima tranche di 3 mila addetti avverrà entro il 2023,mentre gli altri nei due anni successivi. (Corriere della Sera)

In seguito alla diffusione del bilancio del quarto trimestre, l’azienda ha annunciato l’ulteriore riduzione della forza lavoro con l’obiettivo di ridurre i costi e migliorare la competitività. Philips taglierà altri 6mila posti di lavoro in tutto il mondo entro il 2025. (Forbes Italia)

Oltre 6mila dipendenti della Philips saranno licenziati per il contraccolpo del ritiro di un prodotto difettoso subìto dai conti della multinazionale. Il gruppo olandese ha annunciato il taglio dell'8% della propria forza lavoro entro il 2025, che fa seguito ai 4mila esuberi già comunicati ad ottobre. (QuiFinanza)