Altri licenziamenti nel tech: Philips taglia 6000 posti entro fine 2025

Corriere del Ticino ECONOMIA

«Il 2022 è stato un anno molto difficile per l'azienda e per i nostri azionisti e stiamo mettendo con urgenza in atto azioni nette per migliorare e aumentare la produttività», ha affermato il Ceo Roy Jakobs in una nota. Philips nel quarto trimestre del 2022 ha registrato perdite nette per 105 milioni di euro rispetto a un utile di 151 milioni incassato nello stesso periodo dell'anno precedente. (Corriere del Ticino)

Se ne è parlato anche su altri media

Philips ha registrato una perdita netta di 1,6 miliardi di euro nel 2022, rispetto all’utile netto di 3,3 miliardi di euro dell’anno scorso. I tagli, metà dei quali saranno attuati nel 2023, si aggiungono alla riduzione di 4mila unità di personale già annunciata lo scorso anno. (LaPresse)

Il gruppo olandese ha annunciato il taglio dell'8% della propria forza lavoro entro il 2025, che fa seguito ai 4mila esuberi già comunicati ad ottobre. Oltre 6mila dipendenti della Philips saranno licenziati per il contraccolpo del ritiro di un prodotto difettoso subìto dai conti della multinazionale. (QuiFinanza)

Prosegue la partnership tra Inter e il brand Snaitech che offre servizi di ricarica e pagamento. L’accordo prevede inoltre un programma di attività di marketing che garantiranno ulteriore visibilità al brand, svelate nel corso della stagione (Inter-News)

Philips taglierà altri 6mila posti di lavoro in tutto il mondo entro il 2025. In seguito alla diffusione del bilancio del quarto trimestre, l’azienda ha annunciato l’ulteriore riduzione della forza lavoro con l’obiettivo di ridurre i costi e migliorare la competitività. (Forbes Italia)

Philips ha annunciato i risultati del quarto trimestre e dell’intero anno fiscale del 2022. (Tecnomedicina)

La prima tranche di 3 mila addetti avverrà entro il 2023,mentre gli altri nei due anni successivi. Il taglio è legato alle ingenti perdite che il gruppo ha subito a causa di alcuni dispositivi difettosi per l’apnea notturna. (Corriere della Sera)