Dopo i no vax, ecco i no Pos: arrivano i furbetti del bancomat

QuiFinanza INTERNO

Così basterà dire di avere problemi alla rete o il terminale rotto per impedire a clienti e pazienti di pagare con le carte.

E per principio, sulla falsariga dei no vax, è nato il movimento no Pos.

Come hanno sottolineato anche le associazioni dei consumatori, infatti, spetta al cittadino denunciare il negoziante o il professionista che gli impedisce di pagare con il Pos

Molti no Pos si dicono infatti favorevoli alla misura, e quindi ben disposti a combattere l’evasione fiscale, ma chiedono al Governo nuove misure per non “ingrassare le banche”, come ha riferito un autista intervistato dal Corriere della Sera. (QuiFinanza)

La notizia riportata su altri giornali

Meglio chiarire subito che l’utilizzo del Pos non è obbligatorio. E poi c’è anche una questione legata alla sicurezza, perché è sempre meglio andare in giro con meno contanti possibile (il Resto del Carlino)

I problemi tecnici non mancano I problemi tecnici col Pos però non sono cosi rari da Terranova: «Spesso si inceppano per la mancanza di linea. (La Provincia Pavese)

Basti immaginare cosa accade quando una persona acquista una caramella di 5 centesimi usando il Pos: le commissioni superano di gran lunga l'importo della vendita Mostra disappunto anche il presidente della Camera di Commercio di Napoli Ciro Fiola: «La questione del Pos obbligatorio sta avendo contraccolpi importanti sull'economia dei commercianti e delle piccole realtà. (ilmattino.it)

Una domanda che da adesso in poi dovrà ottenere una sola risposta: sì! Ma la norma anti evasione non forza le abitudini dei commercianti di Pavia, alle prese col primo fine settimana di saldi: in molti sono già avvezzi ai pagamenti con carta (La Provincia Pavese)

Per ogni transazione via Pos rifiutata (di qualsiasi importo) la multa prevista è pari a 30 euro, più il 4% del valore della transazione stessa. «In questo bar accettiamo sempre i pagamenti col Pos, pure quando si tratta di 1 euro. (ilmattino.it)

Marcianise, in seguito alla presentazione di una querela per minacce gravi da parte di un cittadino nei confronti del predetto, dopo aver esperito i dovuti accertamenti, si recavano presso il domicilio dell’uomo, risultato quale possessore di armi e munizioni, per procedere al ritiro cautelare di un fucile, di una pistola semiautomatica e del relativo munizionamento. (Caserta Web)