Voghera, legale vittima: ‘Bisogna dire le cose come stanno: Youns è stato ammazzato da un assassino senza motivo’

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Silenzi e Falsità INTERNO

Negli ultimi tempi Youns El Boussetaoui «stava male.

El Boussetai aveva contatti frequenti coi suoi familiari, tutti cittadini italiani, che vivevano in altre città.

Voghera, Agi: ‘L’uomo ucciso dall’assessore leghista era stato sottoposto a TSO’. «Youns El Boussetai, il 39enne marocchino ucciso con un colpo di pistola dall’Assessore alla Sicurezza Massimo Adriatici sarebbe stato sottoposto a un Tso (trattamento sanitario obbligatorio) tre settimane fa». (Silenzi e Falsità)

La notizia riportata su altri media

Sul cartello che accompagna i fiori c’è scritto: «Ti sia lieve almeno la terra, perché per te la vita non è stata lieve, né lieta». Un vizio che forse aveva aggravato i suoi disturbi psichici.A Voghera era arrivato alcuni mesi fa, dopo essere stato cacciato da altre città. (La Provincia Pavese)

Bisogna capire se abbia esibito la pistola prima di ricevere il colpo a mano aperta in una fase di «dissuasione» (ma a che titolo?) Una necessità dovuta alle azioni di controllo sulla pace e serenità di Voghera: «Verifico che tutto sia a posto e i cittadini stiano tranquilli». (Notizie - MSN Italia)

Purtroppo, le immagini non permettono di capire quando venga esploso il colpo e se ciò accada per sbaglio o sia intenzionale. La Procura di Pavia ha chiesto la conferma degli arresti domiciliari per l’assessore alla Sicurezza del Comune di Voghera che martedì sera ha ucciso con un colpo di pistola un cittadino marocchino. (Notizie - MSN Italia)

La morte del 39enne Youns El Boussetaoui, insistono i legali, non può essere considerata un incidente, né un effetto collaterale della reazione di un uomo malato. Nessuna attenuante: per gli avvocati che tutelano i parenti della vittima «lo sparo è stato esploso con intenzione». (La Provincia Pavese)

“Era mio fratello – racconta – Pensate se avessero ucciso un fratello vostro”. Dal video non è chiaro, invece, il momento in cui Adriatici, ora ai domiciliari per eccesso colposo di legittima difesa, impugna l’arma. (L'agone)

Egli stesso, subito dopo l’omicidio, ha ammesso di avere la pistola carica: “Io giro sempre con il colpo in canna. Una sorta di ronda, per ovviare secondo lui alle mancanze di Prefettura, agenti, carabinieri. (Silenzi e Falsità)