Sparatoria Voghera, l’avvocato della vittima: “Autopsia svolta senza avvisare la famiglia “

Fanpage.it INTERNO

A cura di Simona Buscaglia. Un ragazzo problematico, che però aveva costanti contatti con la famiglia, residente a Vercelli.

Così Marco Romagnoli, avvocato che insieme alla collega Debora Piazza assiste la famiglia di Youns El Bossettaoui, descrive il 39enne ucciso in piazza a Voghera, per la cui morte è al momento agli arresti domiciliari Massimo Adriatici, assessore leghista alla Sicurezza del Comune di Voghera. (Fanpage.it)

Se ne è parlato anche su altri media

«Abbiamo fatto le foto di tutte le telecamere presenti nella zona e chiesto alla procura di esaminarle – dice l’avvocata Piazza –. La morte del 39enne Youns El Boussetaoui, insistono i legali, non può essere considerata un incidente, né un effetto collaterale della reazione di un uomo malato. (La Provincia Pavese)

È stato ammazzato – ha aggiunto – davanti alle persone e questa persona si trova a casa sua “Gli hanno sparato in piazza – ha detto la donna a Zona Bianca su Retequattro – davanti a tantissime persone. (L'agone)

Dietro il comportamento di Adriatici, si cela la convinzione d’essere uno comunque organico alla polizia, in virtù del passato da sovrintendente. Una sorta di ronda, per ovviare secondo lui alle mancanze di Prefettura, agenti, carabinieri. (Silenzi e Falsità)

La Procura di Pavia ha chiesto la conferma degli arresti domiciliari per l’assessore alla Sicurezza del Comune di Voghera che martedì sera ha ucciso con un colpo di pistola un cittadino marocchino. Video: Torna il viaggio nei sentimenti (Mediaset). (Notizie - MSN Italia)

Una necessità dovuta alle azioni di controllo sulla pace e serenità di Voghera: «Verifico che tutto sia a posto e i cittadini stiano tranquilli». Bisogna capire se abbia esibito la pistola prima di ricevere il colpo a mano aperta in una fase di «dissuasione» (ma a che titolo?) (Notizie - MSN Italia)

Un vizio che forse aveva aggravato i suoi disturbi psichici.A Voghera era arrivato alcuni mesi fa, dopo essere stato cacciato da altre città. Sul cartello che accompagna i fiori c’è scritto: «Ti sia lieve almeno la terra, perché per te la vita non è stata lieve, né lieta». (La Provincia Pavese)