Matteo Cecconi morto suicida a 18 anni col veleno bevuto in chat, la disperazione del papà: “Lo hanno trasformato, non era più lui”

La Stampa INTERNO

Ha acceso il computer e, tra una lezione a distanza e l’altra, ha ingerito il veleno, sostenuto da undici sconosciuti che interagivano con lui in chat.

Ha comprato il nitrito di sodio e il Maalox, per non vomitare.

Nessuno ha chiamato la polizia, né ha provato a dissuaderlo

«Fratello, troverai la pace», «Stai facendo la cosa giusta» gli incoraggiamenti ricevuti attraverso il sito Sanctioned Suicide. (La Stampa)

Su altri giornali

Nella lettera d’addio che ha lasciato ai genitori, Matteo scrive: «Non datevi colpe che non avete, ho dissimulato molto bene». Perché lo studente si è tolto la vita una mattina, in camera sua, mentre seguiva le lezioni con la Didattica a distanza. (Corriere della Sera)

Questo contenuto è riservato agli abbonati 1€ al mese per 3 mesi Attiva Ora Accesso illimitato a tutti i contenuti del sito 3,50 € a settimana Attiva Ora Tutti i contenuti del sito,. Era di Bassano, vicino a casa mia, quindi mi riguarda il doppio. (La Stampa)

Uno di loro, un ragazzo di Bassano del Grappa, Matteo Cecconi, alla fine di aprile si è tolto la vita ingerendo del veleno durante una pausa della didattica a distanza. Il sito in questione si chiama "Sanctioned suicide" e nei giorni scorsi è finito nel mirino della Procura romana, durante l'indagine sulla morte di due ragazzi laziali. (VicenzaToday)

Matteo Cecconi beve il nitrido di sodio in Dad, incoraggiato da 10 ragazzi. “La mattina in cui ha deciso di ingerire il nitrito di sodio era collegato in chat con una decina di altri ragazzi che l’hanno sostenuto nella sua scelta”. (Blitz quotidiano)

Tre minuti dopo Matteo digita che quella roba che ha ingoiato “ha un gusto orribile”, poi il silenzio che annuncia la fine di una giovanissima vita. Era diventato maggiorenne l’8 marzo scorso Matteo, figlio di un educatore e di una insegnante, studente del quarto anno all’istituto tecnico industriale Fermi di Bassano del Grappa. (Aleteia IT)

E la mattina in cui ha deciso di ingerire il veleno era collegato in chat con una decina di altri ragazzi, che l’hanno sostenuto nella sua scelta”. Dubbi che attanagliano il padre, Alessandro, il quale al Corriere del Veneto ha raccontato: “Matteo si era iscritto a quel sito il 12 aprile, due settimane prima di togliersi la vita. (L'Occhio)