I negozi dei centri commerciali chiedono di riaprire nei fine settimana

VeneziaToday INTERNO

Adesso la situazione pandemica è migliorata e ci sono le condizioni affinché questi negozi possano riprendere effettivamente a lavorare a pieno regime».

Bertin ha aggiunto che «i protocolli di sicurezza adottati all'interno dei centri commerciali sono sempre stati rigidi e garantiscono la clientela, così come il personale.

Alle 11 di oggi, martedì 11 maggio, i negozi al loro interno hanno simbolicamente abbassato le saracinesche per qualche minuto per chiedere il superamento del divieto. (VeneziaToday)

La notizia riportata su altre testate

Una protesta simbolica, per chiedere un’immediata revoca delle misure restrittive che da sei mesi prevedono la chiusura dei punti vendita nei giorni festivi e pre-festivi. (QDM Notizie)

I supermercati lavorano sempre e di conseguenza il lavoro c’è. Anche il centro commerciale Bennet, a Pontedassio (Imperia), ha aderito alla manifestazione di protesta indetta dalle associazioni di categoria per chiedere la riapertura dei centri commerciali nel weekend. (IMPERIAPOST)

Questa mattina protesta dei centri commerciali che hanno manifestato contro le chiusure nei fine settimana con il gesto simbolico di abbassare le saracinesche per alcuni minuti. Una chiusura, quella dei weekend, che va avanti da oltre 6 mesi” così ha commentato il direttore del centro commerciale I Gigli, Antonino D’Agostino. (FirenzeToday)

leggi anche: Una protesta simbolica dei punti vendita per chiedere l’immediata revoca delle misure restrittive nei giorni festivi e prefestivi. (TG24.info)

Alle 11:00 di questa mattina le attività commerciali del centro hanno abbassato la saracinesca in segno di protesta, contro la chiusura nei festivi e nei weekend. Anche il centro commerciale di Vimodrone ha aderito alla manifestazione “Chiudiamo perché vogliamo riaprire”. (Corriere TV)

Una protesta, promossa in collaborazione con Confcommercio, che esprime il dissenso per la chiusura nel fine settimana, ritenuta fortemente penalizzante. La protesta. Martedì 11 maggio una sirena ha suonato alle 11 del mattino e il 90 per cento dei negozi del centro Giotto ha abbassato la serranda, chi fino a metà, chi del tutto. (PadovaOggi)