Coronavirus Italia, infettivologo Galli: contagi di importazione ma anche molti casi sommersi

Il Mattino SALUTE

I contagi di Coronavirus in Italia non sono solo d'importazione ma c'è anche molto sommerso nel Paese.

Dobbiamo convivere con i contagi d'importazione.

Ne è convinto Massimo Galli, primario infettivologo del Sacco di Milano.

Quindi utilizziamo gli strumenti che abbiamo: la quarantena per chi arriva, i tamponi sui casi sospetti, il tracciamento dei positivi.

«Diciamo che il mio Ferragosto lo passerò al Lago Maggiore, cioè a un'ora e mezza dall'ospedale Sacco di Milano. (Il Mattino)

Se ne è parlato anche su altri media

Sui test ero in disaccordo e l’ho detto, mentre sui treni non ho dubbi». «Per alcuni studi gli anticorpi calerebbero rapidamente, ma l’immunità è composta da tanti fattori per cui non tutto è perduto». (La Stampa)

Lo dice Massimo Galli, professore ordinario di Malattie infettive all'università Statale di Milano e primario dell'ospedale Sacco, in un'intervista al quotidiano 'La Stampa'. Sulla seconda ondata non è questione di stagioni, ma di focolai che non sfuggono al controllo", ha aggiunto. (Adnkronos)

Sembrano severi, ma spesso mi trovo in linea con le loro decisioni”. Galli è d’accordo con la linea dura del Comitato tecnico scientifico sui treni: “Capisco i turisti che viaggiano scomodi, ma se devo fare il mio mestiere dico che è meglio aspettare a togliere le distanze. (L'HuffPost)

E alla domanda se c'è un termine temporale per dire stop alla mascherina obbligatoria nei luoghi chiusi accessibili al pubblico, dai treni ai negozi, Galli ha risposto: "Non è possibile dire fino a quando. (IL GIORNO)

Le vittime sono soprattutto anziani e persone con fattori predisponenti, su cui non c’è chiarezza per cui è bene per tutti continuare a usare le protezioni». Lo dice Massimo Galli, professore ordinario di Malattie infettive all'università Statale di Milano e primario dell'ospedale Sacco, in un'intervista al quotidiano 'La Stampà. (Leggo.it)

L' infettivologo Galli: distanze ancora necessarie, stadi a rischio. "Vanno ancora evitati gli assembramenti, pure allo stadio, e anche all'aperto in caso di contatti ravvicinati è bene non dimenticare distanze e mascherine": lo afferma l'infettivologo del Sacco di Milano Massimo Galli in un'intervista a La Stampa, in cui spiega che "è meglio aspettare a togliere le distanze" sui treni. (Rai News)