Vaccini, la protesta di medici generali e odontoiatri: “Cadono le braccia per come è organizzata la somministrazione”

Il Riformista SALUTE

Dopo una giornata dal forte impatto emotivo si doveva procedere alla immunizzazione degli operatori sanitari che tanto hanno dato alla causa della salute pubblica, da ogni parte riconosciuti come gli “eroi” di questa guerra contro un nemico invisibile.

Adesso che iniziamo a vedere la luce in fondo al tunnel, purtroppo, assistiamo a scelte ingiustificate e non adeguate al momento.

A tutto questo si aggiunga che per altri operatori sanitari come i neo-abilitati, i medici disoccupati e i pensionati, non è dato sapere quando arriverà il turno per la somministrazione del vaccino. (Il Riformista)

Se ne è parlato anche su altri media

Le prime dosi infatti andranno, oltre che al personale sanitario, ai cittadini di età compresa tra i 18 e i 59 anni: “Non si tratta solo di economia ma di proteggere le persone, stiamo prendendo di mira coloro che potrebbero diffondere il virus e prima di tutto coloro che probabilmente hanno più possibilità di essere contagiati e di diffondere l’infezione” hanno spiegato le autorità locali. (L'Occhio)

L’ALA – “Siamo soddisfatti per come stanno procedendo le cose – ha detto a Laquilablog, Enrico Giansante, responsabile dell’Uoc Igiene Epidemiologia e Sanità pubblica della Asl Avezzano Sulmona L’Aquila -; oltre 3900 finora le dosi di vaccino anti Covid somministrate al personale sanitario”. (L'Aquila Blog)

ono 10.041 le persone che hanno ricevuto la prima dose di vaccino contro il Covid comunicate martedì 12 gennaio all’Unità di Crisi della Regione Piemonte (dato delle ore 19). In queste ore, intanto, è stata ultimata da parte di Pfizer la consegna della terza fornitura di 40.000 dosi per il Piemonte, che sarà inoculata a partire da oggi, mercoledì 13 gennaio. (Cuneocronaca.it)

Nell’appuntamento di mercoledì 13 Gennaio alle 14.40 e alle 20.40 con Basta la Salute, la trasmissione di sanità e benessere curata e condotta da Gerardo D’Amico su Rainews24, si parla di eventi avversi dei vaccini, quali sono realmente e quanto durano con Gennaro Ciliberto Presidente Fisv e Direttore Scientifico IFO-Regina Elena. (la-notizia.net)

Per il momento la possibilità di sottoporsi all'iniezione è riservata agli over 85, fascia d'età maggiormente a rischio e quindi più bisognosa di tutela. Poi, puntualizza il comune dei castelli, "sarà estesa progressivamente anche al resto della popolazione dando la priorità alle categorie più vulnerabili". (Comolive)

A seguire Veneto (96,6%), Toscana (95,1%), Sardegna (89,2%), Sicilia (85%), Marche (81,6%), Emilia-Romagna (81,3%), Lazio (76,4%), Provincia Autonoma Trento (74,9%), Abruzzo (73%), Friuli Venezia Giulia (70,1%), Piemonte (69,2%), Liguria (60,4%), Lombardia (54,8%), Puglia (53,7%), Calabria (49,9%), Molise (48,2%), Basilicata (39,8%), Provincia Autonoma Bolzano (31,8%). (Quotidianodiragusa.it)