Minacce a Sala, perquisiti e indagati due No Vax

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In particolare, il primo utente, un 51enne della Sardegna, ha postato il messaggio: “Quindi è giusto anche prendere a calci in culo questo bastardo di merda quando avvistato nella città”.

La Polizia di Stato, al termine di un’attività investigativa coordinata dal capo della Sezione Distrettuale Antiterrorismo della Procura di Milano Alberto Nobili, ha eseguito 2 decreti di perquisizione delegata nei confronti di altrettanti persone indagate per minacce gravi. (Radio Lombardia)

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Non è la prima volta che il dibattito su green pass e vaccinazioni sfocia in episodi che rischiano di finire nel penale. Un vercellese, un operaio di Crescentino, è finito nei guai per minacce aggravate nei confronti del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, preso di mira dai frequentatori della chat di Telegram "Basta dittatura - proteste" chiusa dall'autorità giudiziaria di Torino. (InfoVercelli24.it)

Lo stesso primo cittadino del capoluogo lombardo ha spiegato meglio i dettagli di questa decisione con un messaggio sui suoi profili social: “Il nuovo stadio di Milano si farà, ma seguendo tre condizioni fondamentali per poter passare alla fase esecutiva del progetto. (Footballnews24.it)

"Prendere a calci in c**o questo bastardo di m***a quando avvistato nella città". /html/head/meta[@name='og:title']/@content /html/head/meta[@name='og:description']/@content. (Sputnik Italia)

Alla base delle minacce verso Sala ci sarebbe la sua posizione sulle manifestazioni No Green Pass - a Milano se ne sono tenute 14 in pochi mesi, e sempre di sabato - che però, a detta dello stesso Sala, sarebbero state travisate. (La Stampa)

Il sindaco di Milano Beppe Sala, dopo le minacce ricevute su Telegram dagli attivisti no green pass, sarà sorvegliato dalle forze dell’ordine. Vigilanza attiva potenziata per il sindaco di Milano Beppe Sala: lo ha deciso la Prefettura a seguito delle minacce dei no Green Pass. (Milano Notizie.it)

Un operaio 50enne di Crescentino, Vercelli, e un sottufficiale della Marina Militare (ora non in servizio perché No vax), 51 enne di Teulada, nel Cagliaritano. Intanto, proseguono le indagini di Digos e Postale, coordinate dal pool antiterrorismo milanese, per rintracciare altri autori delle violente minacce. (Leggo.it)