«Qui vive un antifascista», il sindaco di Milano risponde alla scritta antisemita sulla porta di una partigiana

Open INTERNO

Il sindaco di Milano ha postato la foto della porta di casa sua con il cartello sul profilo Instagram e sotto ha commentato: «Qui vivo io».

Chi era Lidia Beccaria Rolfi. Deportata nel lager di Ravensbrück, in Germania, rimase prigioniera per 11 mesi, dal 27 giugno 1944 in poi, e ha raccontato l’orrore dei lager nel libro Le donne di Ravensbrück: testimonianze di deportate politiche italiane.

Una scritta, «Juden hier», che ha fatto molto discutere e che è stata commentata così da Bruno Maida, storico che con Lidia Beccaria Rolfi ha scritto diversi libri: «Ho attraversato questa porta molte volte. (Open)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Poco prima delle elezioni politiche le abitazioni di militanti antifascisti di Pavia erano state marchiate da ignoti con adesivi recanti la scritta "Qui ci abita un antifascista". Da Pavia si erano ben presto diffusi anche nel resto d'Italia, ed erano stati affissi sulle abitazioni come forma di lotta contro il ritorno di pericolose ideologie. (Milano Fanpage.it)

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Nel frattempo i proprietari dell'abitazione di Mondovì hanno provveduto a denunciare il caso, su cui sta indagando la Digos di Cuneo. "; " Signor sindaco, lei mi fa volare "; " Il mio sindaco "; " Milano antifascista ". (ilGiornale.it)

Посмотреть эту публикацию в Instagram Qui vivo io. Il sindaco di Milano ha voluto condannare il brutto gesto avvenuto nei giorni scorsi a Mondovì, dove la porta di casa dell'ex partigiana Lidia Rolfi è stata imbrattata con una scritta anti-semita. (Sputnik Italia)

Il primo cittadino ha pubblicato su Instagram la foto del cartello che ha affisso in segno di solidarietà con la famiglia disulla cui abitazione, a Mondovì in provincia di Cuneo, è comparsa la scritta ‘Juden Hier’ come nelle città tedesche durante il nazismo. (Leggo.it)