Frena ancora l'economia del Mezzogiorno: Pil diminuito a 22% del totale Italia in 25 anni

Rai News INTERNO

"E' abbastanza evidente che, in prospettiva futura, i maggiori timori per il dopo-pandemia si addensino sul pericolo di tornare a crescere agli insufficienti tassi del passato recente.

Occorre, dunque, mettere adeguatamente "a reddito" le risorse di quest'area -, percorsi culturali, clima favorevole - e consentire alle regioni meridionali di partecipare al processo di costruzione di ricchezza attraverso il turismo

Sono i numeri della direttiva per l'attività amministrativa 2021 del ministero delle Infrastrutture e Mobilità sostenibili, firmata nei giorni scorsi dal ministro Enrico Giovannini, che punta tra l'altro ad accelerare la realizzazione delle opere. (Rai News)

Ne parlano anche altri giornali

“Una opportunità per il rilancio dell’economia degli ambiti urbani delle nostre città – ha sottolineato Maurizio Toscano – dove noi come giovani imprenditori potremo dare un supporto importante per quanto riguarda la progettazione”. (ATNews)

Possiamo riaprire ed assumerci l’impegno di farlo in sicurezza, tra distanziamenti e rafforzamento dei protocolli. Viceversa, senza prospettive certe e credibili e lo sforzo di costruire insieme una soluzione, si finisce nel caos" (ForlìToday)

Il Mezzogiorno sempre più distante da resto del Paese e dall'Europa: dal 1995 ad oggi si riduce il suo peso sul Pil nazionale. Secondo un'analisi dell'Ufficio Studi Confcommercio, «Economia e Occupazione al Sud 2015-2019», la quota di Pil prodotta dal Sud sul totale nazionale è diminuita passando da oltre il 24% del 1995 al 22% del 2019. (La Stampa)

Serve un deciso cambio di passo che preveda anche una rapida e graduale riapertura delle attività, in piena sicurezza con i protocolli già esistenti. Contestualmente auspichiamo che possa essere creata una banca dati degli immunizzati attraverso uno screening degli anticorpi neutralizzanti nei vaccinati e nei guariti» (ilGiornale.it)

“Servono ristori più adeguati, più inclusivi e più tempestivi”. Purtroppo tutto questo col decreto sostegni non potrà avvenire” (Il Fatto Quotidiano)

«È abbastanza evidente che, in prospettiva futura, i maggiori timori per il dopo-pandemia si addensino sul pericolo di tornare a crescere agli insufficienti tassi del passato recente Un fenomeno, quest’ultimo, che sconta prevalentemente gli effetti della riduzione della popolazione residente, in particolare quella giovanile, che al Sud si è ridotta di oltre 1,5 milioni nel periodo considerato. (Giornale di Sicilia)