Omicidio Prato, è caccia al pericoloso killer di Gianni Avisato che uccise anche un boss mafioso

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Marrucci era ai domiciliari dai quali sarebbe evaso solo per compiere il delitto il cui movente però non è stato ancora chiarito.

Nel passato del presunto killer, ci sarebbero spaccio, rapine e omicidi: una conoscenza con la legge la sua iniziata 1987 a Prato quando, per una vicenda sentimentale, uccise il boss della mafia catanese Agostino Mirabella

Sarebbe lui, secondo gli inquirenti, ad aver freddato Avisato dopo averlo raggiunto nel suo appartamento di Comeana (Fanpage)

Su altri media

I due avevano litigato per strada con Avvisato per poi sparargli e darsi alla fuga in auto. Per quest'ultimo reato il ricercato era stato condannato in via definitiva per 20 anni (Toscana Media News)

Stamani, nel corso dell’interrogatorio di garanzia, l’imbianchino fermato 12 ore dopo l’omicidio, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al gip nell’udienza di convalida al tribunale di Prato l’imbianchino di 39 anni arrestato dai carabinieri dopo l’omicidio di Comeana (tvprato.it)

Mentre i carabinieri stanno dando la caccia ai due killer, si cerca di capire anche il movente dell’omicidio E’ stato lui stesso a chiamare il 118 ma quando i soccorsi sono arrivati sul luogo del delitto l’uomo era già morto. (Zoom24.it)

Forse sono stati due ex amici. Le ultime parole: «Mi hanno sparato, salvatemi». Raccontano i testimoni di averlo sentito gridare terrorizzato quel ragazzone che non aveva paura di nessuno. (Corriere della Sera)

Nelle sette ore di interrogatorio il fermato che ha piccoli precedenti per droga, avrebbe ammesso di essere stato presente a Comeana in occasione del delitto, addebitando però la responsabilità dell’omicidio all’uomo che era con lui, tuttora ricercato dai carabinieri. (tvprato.it)

Un "dormitorio", come lo ha definito il sindaco Edoardo Prestanti, che negli ultimi anni ha vissuto un vero e proprio boom demografico. Il padre di Gianni Avvisato, Giovanni, era finito al centro di una inchiesta della procura di Firenze del 2012 insieme a Marrucci (La Nazione)