Eni Nigeria: indagati a Brescia i pm De Pasquale e Spadaro • Imola Oggi

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– Il procuratore aggiunto di Milano Fabio De Pasquale e il pm Sergio Spadaro sono indagati dalla Procura di Brescia con l’ipotesi di rifiuto d’atti d’ufficio in relazione al processo Eni / Shell-Nigeria di cui ieri il Tribunale ha depositato le motivazioni dell’assoluzione di tutti gli imputati.

L’iscrizione risalirebbe a una decina di giorni fa dopo l’interrogatorio del pm Paolo Storari, pure lui indagato a Brescia per il caso dei verbali dell’avvocato Amara e i contrasti con i vertici del suo ufficio. (Imola Oggi)

Ne parlano anche altre fonti

Nel suo telefono Storari avrebbe trovato alcune chat create ad arte da Armanna facendo credere che il capo del personale Eni Granata e l'amministratore delegato del gruppo Descalzi, dialogassero con lui, tra il 2013 e il 2014, quando in realtà quei due numeri, secondo le verifiche del pm milanese, non erano a loro intestati. (TG La7)

Ipotesi di rifiuto d’atti d’ufficio in relazione alla gestione del materiale probatorio. Il procuratore aggiunto di Milano Fabio De Pasquale e il pm Sergio Spadaro sono indagati dalla Procura di Brescia con l’ipotesi di rifiuto d’atti d’ufficio in relazione al processo Eni/Shell-Nigeria di cui ieri il Tribunale ha depositato le motivazioni dell’assoluzione di tutti gli imputati. (L'agone)

Quest’ultimo ex legale esterno di Eni già condannato per corruzione in atti giudiziari e nuovamente arrestato due giorni fa. Indagati a Brescia i pm del processo Eni Nigeria per rifiuto di atti d’ufficio. (Zone D'Ombra)

Materiale a loro inviato ma che i due pm non avrebbero messo a disposizione delle difese e del Tribunale nel processo sul blocco Opl245 che ha visto assolti tutti gli imputati (la voce d'italia)

(Reuters) - Il procuratore aggiunto di Milano Fabio De Pasquale e il pm Sergio Spadaro, titolari dell'inchiesta e poi pubblici ministeri del processo Eni -Shell Nigeria, sono indagati per omissione d'atti d'ufficio dalla procura di Brescia (Yahoo Finanza)

Il decreto riguarda in particolare il materiale raccolto dal pm sempre di Milano Paolo Storari e che avrebbe dimostrato la falsità delle prove portate dall'ex manager di Eni Vincenzo Armanna. (Notizie - MSN Italia)