Caso Epstein: il Principe Andrea sarà processato negli Stati Uniti

Un giudice statunitense ha infatti rigettato la richiesta presentata dallo stesso terzogenito della Regina Elisabetta di archiviare la causa civile intentata da Virginia Giuffrè.La donna ha accusato Epstein e la moglie, Ghislaine Maxwell, di averla violentata sessualmente nel 2001, quando era ancora minorenne, e ha detto di essere stata forzata a fare sesso con il Principe Andrea a 17 anni.La Giuffrè ha poi avviato una causa civile contro il Principe, dicendo anche di aver subito violenze fisiche ed emotive causatele in maniera intenzionale. (PPN - Prima Pagina News)

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Battaglia legale. Da sei mesi gli avvocati del principe Andrea cercano di convincere la giustizia americana a chiudere la denuncia di Virginia Guiffre, presentata nell’agosto 2021. Questo mercoledì, 12 gennaio, un giudice di New York ha convalidato una denuncia presentata da Virginia Guiffre per aggressione sessuale contro il principe Andrew. (oggiurnal)

“Il Duca di York continuerà a non assumere alcun incarico pubblico e si difenderà in questo caso come privato cittadino”, si legge in una nota di Buckingham Palace (LaPresse)

Il principe 61enne, secondogenito della regina Elisabetta d’Inghilterra, ha sempre negato le accuse. Un processo potrebbe aver luogo tra settembre e dicembre 2022, a meno che Andrew e Joffrey non accettino nel frattempo un accordo amichevole. (QWERTYmag)

E secondo questa transazione firmata in Florida 12 anni fa, la donna ha promesso di non perseguire Epstein, né “altri potenziali imputati”. I giudici di New York hanno reso pubblico questo accordo in base al quale Giuffre aveva ricevuto 500.000 dollari da Epstein. (IL GIORNO)

Un giudice americano, infatti, ha respinto la richiesta del duca di York, terzogenito della regina Elisabetta, di archiviare la causa civile intentata dalla sua accusatrice Virginia Giuffré. (GameGurus)

Reato per il quale è stata recentemente giudicata colpevole la sua ex fidanzata, accusata di reclutare e manipolare le vittime, come racconta in modo agghiacciante anche una serie ben documentata su Netflix (Jeffrey Epstein: Filthy Rich) Secondo i legali della Giuffre invece, il reale non è «coperto» da quell'intesa perché non lo cita e perché «non ne aveva neppure conoscenza nel 2009». (ilmattino.it)