Vakhtang Enukidze: il cittadino georgiano morto al CPR di Gradisca: «Picchiato dagli agenti»

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Vakhtang Enukidze: il cittadino georgiano morto al CPR di Gradisca: «Picchiato dagli agenti». Scrive oggi Repubblica che la Procura ha aperto un’indagine per omicidio volontario contro ignoti.

Sta presumibilmente due giorni nel CPR, sta male, per le manganellate e per il colpo nello stomaco, chiede aiuto senza essere soccorso.

Riportato poi al Cpr, sabato mattina si è sentito male e poi è morto in ospedale, dove era stato trasferito in ambulanza. (next)

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è morto nel primo pomeriggio di ieri a causa di un malore e in seguito a una presunta rissa all'interno del centro, avvenuta giorni fa in circostanze ancora poco chiare. Foto dalla pagna Facebook di "No CPR No Frontiere FVG". (Triesteprima.it)

Ma dal momento che era vicino al rimpatrio, era stato deciso di farlo tornare nel Cpr nella giornata di giovedi 16 gennaio sera. La procura di Gorizia ha aperto un fascicolo con l'ipotesi di reato di omicidio volontario per la morte del georgiano Vakhtang Enukidze, 37 anni, che si trovava trattenuto nel centro permanente per i rimpatri di Gradisca d'Isonzo. (TGR – Rai)

La Procura ha aperto un'indagine e nei prossimi giorni si procederà con un'autopsia per chiarire l'esatta causa della morte. Intanto Palma domani visiterà il Cpr di Gradisca: “Voglio parlare con le persone all’interno del centro e incontrerò anche prefetto, questore e la sindaca di Gradisca”. (Il Fatto Quotidiano)

Giovedì 16 era tornato nel Cpr dopo la convalida dell'arresto in attesa del rimpatrio. Domenica 19 gennaio, il giorno dopo la morte di Vakhtang Enukidze, il georgiano di 37 anni trattenuto nella struttura, la tensione rimane altissima. (TGR – Rai)

Escluso categoricamente, invece, che il decesso del georgiano sia potuto avvenire come conseguenza delle violenze di agenti e militari schierati a presidio del Cpr. Una colonna di fumo si alza dal Cpr di Gradisca d’Isonzo. (Il Friuli)

Nei prossimi giorni sarà affidato l’incarico per l’autopsia, necessaria a stabilire l’esatta causa della morte. Il comprensorio di Gradisca. (Il Piccolo)