Cittadino georgiano morto in un CPR

Pressenza INTERNO

Le persone con le quali siamo in contatto ci dicono che in questo momento sta saltando la corrente elettrica e non sanno se riescono a mantenere i contatti con i legali.

Gradisca d’Isonzo, Gorizia – Altra morte nei lager di Stato.

Le persone trattenute raccontano che ieri c’è stata una protesta, è intervenuta la polizia pestando e arrestando un cittadino georgiano.

Stiamo raccogliendo maggiori informazioni, non sappiamo ancora il nome e l’età, sappiamo solo che prima di essere trasferito a Gradisca era trattenuto al CPR di Bari (Pressenza)

Se ne è parlato anche su altri media

Domenica 19 gennaio, il giorno dopo la morte di Vakhtang Enukidze, il georgiano di 37 anni trattenuto nella struttura, la tensione rimane altissima. Morto al Cpr, indagine per omicidio. L'ipotesi di accusa è di omicido volontario. (TGR – Rai)

La Procura ha aperto un'indagine e nei prossimi giorni si procederà con un'autopsia per chiarire l'esatta causa della morte. Lunedì, poi, il Garante dei detenuti visiterà il Centro e parlerà con le persone trattenute. (Il Fatto Quotidiano)

Una colonna di fumo si alza dal Cpr di Gradisca d’Isonzo. Dal corteo, poi, attacchi sono stati rivolti anche nei confronti dei giornalisti che “hanno diffuso solamente la velina della Prefettura" e che non hanno riportato quanto scritto sul blog dell’assemblea. (Il Friuli)

a Procura di Gorizia ha aperto un fascicolo sulla morte del cittadino georgiano Vakhtang Enukidze, detenuto al Cpr di Gradisca e deceduto sabato pomeriggio all’ospedale isontino in circostanze misteriose. (Il Piccolo)

Foto dalla pagna Facebook di "No CPR No Frontiere FVG". Dopo la morte del migrante georgiano V.E., detenuto al CPR di Gradisca, la rete "No CPR no frontiere" ha organizzato immediatamente una manifestazione di protesta nel pomeriggio di oggi, 19 gennaio, alle 14:30. (Triesteprima.it)

La procura di Gorizia ha aperto un fascicolo con l'ipotesi di reato di omicidio volontario per la morte del georgiano Vakhtang Enukidze, 37 anni, che si trovava trattenuto nel centro permanente per i rimpatri di Gradisca d'Isonzo (TGR – Rai)