Migrante di 20 anni muore per un pestaggio nel Cpr di Gradisca

Il Gazzettino INTERNO

La procura locale ha aperto un'indagine e, secondo Il Piccolo, nei prossimi giorni verrà disposta un'autopsia per chiarire le cause della morte.

n ragazzo di 20 anni, migrante di origine georgiana in attesa di espulsione perché senza documenti in regola e per questo rinchiuso nel Cpr di Gradisca, è morto nel pomeriggio all'ospedale di Gorizia.

Ritornato al Cpr, le sue condizioni si sono aggravate ed è stato nuovamente ricoverato in ospedale, dove è morto. (Il Gazzettino)

Ne parlano anche altri giornali

Nei prossimi giorni sarà affidato l’incarico per l’autopsia, necessaria a stabilire l’esatta causa della morte. Il comprensorio di Gradisca. (Il Piccolo)

Ma dal momento che era vicino al rimpatrio, era stato deciso di farlo tornare nel Cpr nella giornata di giovedi 16 gennaio sera. La procura di Gorizia ha aperto un fascicolo con l'ipotesi di reato di omicidio volontario per la morte del georgiano Vakhtang Enukidze, 37 anni, che si trovava trattenuto nel centro permanente per i rimpatri di Gradisca d'Isonzo. (TGR – Rai)

Dopo la morte del migrante georgiano V.E., detenuto al CPR di Gradisca, la rete "No CPR no frontiere" ha organizzato immediatamente una manifestazione di protesta nel pomeriggio di oggi, 19 gennaio, alle 14:30. (Triesteprima.it)

Lunedì, poi, il Garante dei detenuti visiterà il Centro e parlerà con le persone trattenute. “Temevamo il peggio, visti i precedenti, e purtroppo non è passato molto tempo dall’avverarsi di un fatto così tragico“. (Il Fatto Quotidiano)

Escluso categoricamente, invece, che il decesso del georgiano sia potuto avvenire come conseguenza delle violenze di agenti e militari schierati a presidio del Cpr. Una colonna di fumo si alza dal Cpr di Gradisca d’Isonzo. (Il Friuli)

Domani al Cpr è atteso il Garante nazionale dei detenuti, Mauro Palma, che parlerà con le 65 persone trattenute all'interno. Domenica 19 gennaio, il giorno dopo la morte di Vakhtang Enukidze, il georgiano di 37 anni trattenuto nella struttura, la tensione rimane altissima. (TGR – Rai)