Crisanti accusato di diffamazione dal Veneto: «Io come Galileo: indagato per la ricerca»

Il Piccolo INTERNO

Ho scritto un articolo scientifico in cui si dimostra che i tamponi scelti dalla Regione Veneto non sono affidabili e loro hanno ritenuto che avesse valenza diffamatoria.

«Vogliamo una risposta politica non soltanto tecnica e la vogliamo in consiglio regionale», lamenta Arturo Lorenzoni, portavoce delle minoranze venete

Crisanti ricostruisce la sua ricerca: «Ho testato in laboratorio i tamponi antigenici scelti dalla Regione confrontandoli con i molecolari e sono affidabili al 70 per cento, meno del dichiarato. (Il Piccolo)

La notizia riportata su altri media

“È dai tempi dell’inquisizione contro Galileo che non si impugna il lavoro di un ricercatore - commenta il microbiologo - Se andranno avanti si renderanno ridicoli davanti alla comunità scientifica internazionale”. (Sky Tg24 )

Uno studio, quello sui tamponi rapidi, che per il dg non c’era. “Quello studio sui tamponi rapidi non c’era, – ribadisce il dg – la casa farmaceutica Abbott che produce i tamponi mi aveva chiesto quella ricerca e io ho pensato che me la chiedessero per valutare gli estremi per farci causa, e ho risposto che quello studio, che ha determinate caratteristiche scientifiche, non c’era”. (La Piazza)

Crisanti indagato per diffamazione. A presentare l'esposto è stato il direttore generale di Azienda Zero, Roberto Toniolo dopo che Crisanti aveva sollevato critiche sui test rapidi usati in Veneto. “E' dai tempi di Galileo che una procura non si occupa di giudicare un articolo scientifico". (Tiscali Notizie)

PER APPROFONDIRE I test rapidi del Veneto sono sotto inchiesta: tutte le accuse ipotizzate dalla Procura. Il fascicolo è stato aperto all'inizio di marzo, e vede i magistrati procedere per l'ipotesi di diffamazione. (la tribuna di Treviso)

- PADOVA, 29 APR - Il microbiologo Andrea Crisanti è indagato dalla Procura di Padova dopo una segnalazione di Azienda Zero, il braccio operativo della Regione, secondo la quale le critiche dello scienziato al sistema di prevenzione Covid - in particolare l'uso generalizzato dei test rapidi - avrebbe gettato discredito sulla sanità veneta. (La Nuova Sardegna)

Crisanti indagato – Test rapidi sotto la lente dei pm. Nel mirino ci sono proprio i test rapidi per il Covid: i magistrati vogliono capire se questi siano in grado di rispettare le prestazioni diagnostiche promesse dalle aziende farmaceutiche. (Imola Oggi)