Andrea Crisanti indagato per diffamazione - La Voce di Rovigo

La voce di Rovigo INTERNO

Il professor Andrea Crisanti è indagato dalla Procura di Padova.

A presentare l’esposto è stato il direttore generale di Azienda Zero, Roberto Toniolo.

Proprio sul tema dei tamponi rapidi nelle ultime settimane si è scatenata la polemica dopo la trasmissione di Report nel corso della quale Crisanti ha accusato la Regione di non avere tenuto conto di un suo studio sulla scarsa attendibilità dei tamponi rapidi

Il fascicolo, come riferiscono le agenzie di stampa, è stato aperto all’inizio di marzo, e vede i magistrati procedere per l’ipotesi di diffamazione. (La voce di Rovigo)

La notizia riportata su altre testate

Il fascicolo è stato aperto all'inizio di marzo, e vede i magistrati procedere per l'ipotesi di diffamazione (La Nuova Sardegna)

“È dai tempi dell’inquisizione contro Galileo che non si impugna il lavoro di un ricercatore - commenta il microbiologo - Se andranno avanti si renderanno ridicoli davanti alla comunità scientifica internazionale”. (Sky Tg24 )

«Nessuno ha tolto la fiducia a Flor». Crisanti, direttore del'istituto di microbiologia dell'Università di Padova, è un dipendente della sanità del Veneto Crisanti, direttore del'istituto di microbiologia dell'Università di Padova, è un dipendente della sanità del Veneto. (la tribuna di Treviso)

Crisanti indagato per diffamazione. A presentare l'esposto è stato il direttore generale di Azienda Zero, Roberto Toniolo dopo che Crisanti aveva sollevato critiche sui test rapidi usati in Veneto. “E' dai tempi di Galileo che una procura non si occupa di giudicare un articolo scientifico". (Tiscali Notizie)

Uno studio, quello sui tamponi rapidi, che per il dg non c’era. “Quello studio sui tamponi rapidi non c’era, – ribadisce il dg – la casa farmaceutica Abbott che produce i tamponi mi aveva chiesto quella ricerca e io ho pensato che me la chiedessero per valutare gli estremi per farci causa, e ho risposto che quello studio, che ha determinate caratteristiche scientifiche, non c’era”. (La Piazza)

Crisanti indagato – Test rapidi sotto la lente dei pm. Nel mirino ci sono proprio i test rapidi per il Covid: i magistrati vogliono capire se questi siano in grado di rispettare le prestazioni diagnostiche promesse dalle aziende farmaceutiche. (Imola Oggi)