Veneto, la Regione querela Crisanti. E la Corte dei Conti notifica un decreto per il mancato utilizzo dei…

Il Fatto Quotidiano INTERNO

Adesso il direttore generale di Azienda Zero, Roberto Toniolo, ha inviato una denuncia per diffamazione contro Crisanti alla procura di Padova.

Inizialmente uno dei vicepresidenti del consiglio regionale aveva confermato che la settimana prossima Zaia sarà presente.

“Vogliamo una risposta politica non soltanto tecnica e la vogliamo in consiglio regionale”, ha dichiarato Arturo Lorenzoni, portavoce delle minoranze

Ma non ha smesso di dire quello che pensava, fino a criticare i test rapidi: per lui non sono affidabili. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altri giornali

A presentare l'esposto è stato il direttore generale di Azienda Zero, Roberto Toniolo. PER APPROFONDIRE I test rapidi del Veneto sono sotto inchiesta: tutte le accuse ipotizzate dalla Procura. Il fascicolo è stato aperto all'inizio di marzo, e vede i magistrati procedere per l'ipotesi di diffamazione. (la tribuna di Treviso)

“È dai tempi dell’inquisizione contro Galileo che non si impugna il lavoro di un ricercatore - commenta il microbiologo - Se andranno avanti si renderanno ridicoli davanti alla comunità scientifica internazionale”. (Sky Tg24 )

Lo scrive www.ilrestodelcarlino.it/padova. L’ipotesi di reato è di diffamazione alla Sanità regionale, della quale Crisanti, direttore dell’Istituto di microbiologia dell’Università di Padova, è dipendente. (Imola Oggi)

Secondo il braccio operativo della Regione Veneto, il professore non ha rispettato il codice comportamentale dovuto a un dipendente e gettato discredito sul piano anti Covid del Veneto. “E' dai tempi di Galileo che una procura non si occupa di giudicare un articolo scientifico". (Tiscali Notizie)

- PADOVA, 29 APR - Il microbiologo Andrea Crisanti è indagato dalla Procura di Padova dopo una segnalazione di Azienda Zero, il braccio operativo della Regione, secondo la quale le critiche dello scienziato al sistema di prevenzione Covid - in particolare l'uso generalizzato dei test rapidi - avrebbe gettato discredito sulla sanità veneta. (La Nuova Sardegna)

Uno studio, quello sui tamponi rapidi, che per il dg non c’era. “Quello studio sui tamponi rapidi non c’era, – ribadisce il dg – la casa farmaceutica Abbott che produce i tamponi mi aveva chiesto quella ricerca e io ho pensato che me la chiedessero per valutare gli estremi per farci causa, e ho risposto che quello studio, che ha determinate caratteristiche scientifiche, non c’era”. (La Piazza)