Mantova, due nuovi focolai di aviaria: 14 quelli ancora attivi - OglioPoNews

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Secondo i dati aggiornati al 30 dicembre scorso, nell’Alto mantovano sono stati rilevati altri due focolai negli ultimi giorni dell’anno, portando il totale degli allevamenti con casi accertati in provincia a 25.

Preoccupa ancora, tuttavia, la situazione nelle province di Mantova e Brescia.

I focolai mantovani ancora attivi sono 14, mentre in 11 allevamenti sono stati estinti.

In provincia di Brescia, invece, si segnalano altri tre nuovi casi, per un totale di venti allevamenti colpiti da inizio epidemia: in sette casi i focolai sono ancora attivi

L’epidemia di influenza aviaria continua a far paura in tutta Europa ma, secondo gli esperti, l’incremento dei contagi sta mostrando segnali di rallentamento. (OglioPoNews)

La notizia riportata su altre testate

Ci auguriamo che non ci siano altri focolai, in modo da poter ripartire anche noi con la produzione”. Influenza aviaria: Aia ricorre alla cassa integrazione. A causa dell’influenza aviaria anche un colosso come Aia ha deciso di ricorrere alla cassa integrazione. (Prima Milano Ovest)

Lo stabilimento situato a Santa Maria di Zevio (dopo gli stabilimenti di San Martino Buon Albergo e Nogarole Rocca) ha deciso di ricorrere a questa misura fino al 31 marzo. I sindacati hanno chiesto un tavolo in Regione per adottare un ammortizzatore sociale per i lavoratori a tempo determinato (Verona News)

L’Italia è il primo Paese europeo per numero di volatili domestici infetti, secondo solo alla Germania se si considerano anche le specie selvatiche. Quando numerosi individui geneticamente molto simili sono costretti a vivere a stretto contatto tra loro si crea una condizione ideale per la diffusione delle epidemie, ed è proprio la situazione che troviamo negli allevamenti intensivi di tutto il mondo. (Greenpeace)

“Anche le doppiette diano il proprio contributo per fronteggiare l’emergenza aviaria da H5N1 e H5: dobbiamo ridurre i rischi sanitari e il danno economico. Per questo chiediamo lo stop immediato alla caccia di tutte le specie di uccelli e all’immissione di fauna selvatica a scopo di ripopolamento per fini venatori”. (RovigoInDiretta.it)

Ma dei tacchini che facevano parte dei tre pool in cui è stato riscontrato il virus, non se n’è salvato neanche uno “La situazione è molto delicata”, si limita a dire prima di rimbalzare la questione al servizio veterinario dell’Ulss. (La voce di Rovigo)

Un milione e 90mila animali abbattuti, tra quelli contagiati (876mila) e quelli uccisi in via preventiva (214mila). E’ questo il dato – impressionante – degli effetti dell’epidemia di influenza aviaria in provincia di Brescia secondo quanto riferisce Confagricoltura in una nota che aggiorna i già rilevanti numeri dello Zooprofilattico. (Bsnews.it)