Caos risarcimenti per i non vaccinati. C'è il nodo privacy

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La Verità INTERNO

L'Inail deve sciogliere l'incognita su chi sceglie di non assumere il farmaco. In assenza di obbligo, gli assegni sarebbero dovuti.Quali sono le implicazioni sul lavoro per chi sceglie volontariamente di non vaccinarsi dal Covid-19? A sollevare questa domanda ci ha pensato ieri Salvatore Giuffrida,

(La Verità)

Su altri giornali

Gli infermieri avevano rifiutato la vaccinazione e poi erano risultati positivi:. “Devono essere considerati in malattia o addirittura dovranno essere considerati inidonei alla loro attività professionale? ", chiede il direttore generale del San Martino Salvatore Giuffrida in una lettera riservata al direttore dell’Inail di Genova, Marco Quadrelli (Today.it)

Sicurezza sul lavoro: bando INAIL 2021 per progetti di formazione. Sicurezza sul lavoro: pubblicato il bando INAIL 2021 per gli enti che vogliono presentare progetti di formazione su salute e prevenzione in contesti lavorativi. (Informazione Fiscale)

L'istruttoria dell'Inail sul parere è ancora agli inizi, ma l'orientamento sembra già consolidato: in un caso simile, il contagio non può essere considerato infortunio sul lavoro. Solo pochi giorni fa il Garante per la privacy ha confermato che il datore di lavoro non può chiedere ai propri dipendenti se si sono vaccinati oppure no e non può chiederlo nemmeno al medico (Nurse24)

Inail, sì o no al risarcimento danni sul posto di lavoro dopo aver rifiutato il vaccino e aver contratto il Covid-19? Questo, infatti, andrebbe a non considerare il contagio un infortunio sul posto di lavoro. (Consumatore.com)

OFFERTA SPECIALE - SOLO OGGI. Oil Free Fryer, la vera friggitrice ad aria Scopri il prezzo lancio. L’INAIL riconosce alle casalinghe assegni da 106,02 a 1.292,90 euro al mese in questi casi. Quando è possibile ricevere la rendita diretta dell’INAIL? L’INAIL riconosce alle casalinghe assegni da 106,02 a 1.292,90 euro al mese in questi casi che ci accingiamo ad analizzare più da vicino. (Proiezioni di Borsa)

Premette di parlare a titolo personale, ma non ha dubbi: «La soluzione migliore—spiega — sarebbe una legge sull’obbligo di vaccinazione, almeno per alcune categorie». L’ex ministro del Lavoro Cesare Damiano è oggi componente del consiglio d’amministrazione dell’Inail. (Nurse Times)