Germania, l’importanza del freddo: cosa non ha funzionato nella distribuzione dei vaccini anti-covid?

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Fondato nel 1975 ha formato circa 60mila Tecnici e da sempre collabora con realtà internazionali, sviluppando partnership di altissimo livello con le Nazioni Unite, l’Istituto Internazionale del Freddo e la Commissione Europea.

Photo by cottonbro on Pexels.com. Come noto, il vaccino anti Covid prodotto da Pfizer e BioNTech richiede conservazione a -70 gradi centigradi, ma nel periodo natalizio in Germania ci sono stati ritardi, problemi e intoppi. (I&FOnline)

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Poi, puntualizza il comune dei castelli, "sarà estesa progressivamente anche al resto della popolazione dando la priorità alle categorie più vulnerabili". Pur se, per vaccinarsi, non esista il requisito dell'obbligatorietà, "le autorità cantonali e federali - prosegue la nota- lo raccomandano fortemente". (Comolive)

Altri 250 studi medici dovrebbero ricevere 100 dosi del vaccino nel mese di febbraio. Ognuno dei 165 studi medici prescelti avrà la possibilità di ordinare dalla farmacia cantonale 100 dosi del preparato di Moderna, che a differenza del vaccino di Pfizer-BioNTech può essere conservato in un normale frigorifero. (Corriere del Ticino)

Su RaiNews24 torna “Basta la salute” con Gerardo D’Amico. Anticipazioni per “Basta la Salute” del 13 gennaio alle 14.40 su Rai News: i vaccini anti-Covid. (la-notizia.net)

ono 10.041 le persone che hanno ricevuto la prima dose di vaccino contro il Covid comunicate martedì 12 gennaio all’Unità di Crisi della Regione Piemonte (dato delle ore 19). In queste ore, intanto, è stata ultimata da parte di Pfizer la consegna della terza fornitura di 40.000 dosi per il Piemonte, che sarà inoculata a partire da oggi, mercoledì 13 gennaio. (Cuneocronaca.it)

Nessuna defezione dei camici bianchi a quanto pare, “a parte qualche caso che è stato solo rimandato” – precisa Giansante . L’ALA – “Siamo soddisfatti per come stanno procedendo le cose – ha detto a Laquilablog, Enrico Giansante, responsabile dell’Uoc Igiene Epidemiologia e Sanità pubblica della Asl Avezzano Sulmona L’Aquila -; oltre 3900 finora le dosi di vaccino anti Covid somministrate al personale sanitario”. (L'Aquila Blog)

Le prime dosi infatti andranno, oltre che al personale sanitario, ai cittadini di età compresa tra i 18 e i 59 anni: “Non si tratta solo di economia ma di proteggere le persone, stiamo prendendo di mira coloro che potrebbero diffondere il virus e prima di tutto coloro che probabilmente hanno più possibilità di essere contagiati e di diffondere l’infezione” hanno spiegato le autorità locali. (L'Occhio)