Caso “Cloe”. Assessore Donazzan: «Io minacciata dagli Lgbt, che non hanno mai aiutato l'insegnante»

provitaefamiglia.it INTERNO

La comunità LGBT+ considera l’assessore Donazzan – tuttora in carica – come la responsabile morale del suicidio di “Cloe”.

Nel caso di Bianco, fu una provocazione, non un’“affermazione di sé”, che sarebbe comunque stata inopportuna davanti a una classe di adolescenti».

Anche dopo la sua morte, hanno continuato a usare il nome di Luca Bianco per i loro scopi ideologici, senza mai averlo veramente aiutato. (provitaefamiglia.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Bene, per essere credibile ritiri le deleghe alle pari opportunità e all’istruzione a Donazzan, che quei diritti ha violato nell’esercizio delle sue funzioni». I casi in cui ha messo in imbarazzo noi studenti e i tanti insegnati e lavoratori della scuola, sono tantissimi (PadovaOggi)

Nel weekend tante le iniziative di proteste pacifiche da nord al sud dell'Italia e anche a Cisterna. Un bacio a Cloe che anche lei come tutte le persone aveva tanti sogni e tante speranze». (latinaoggi.eu)

La protesta è dunque legata al triste suicidio di Cloe Bianco e alle successive parole di commento rilasciate da Elena Donazzan. Non identificandosi con il genere maschile, un giorno Cloe Bianco si presentò ai suoi studenti vestita da donna, chiedendo loro di chiamarla Cloe. (VeronaSera)

Ci si chiede - prosegue il sindacato - perché questo non sia successo con Cloe. È questo il commento secco del presidente del Veneto, Luca Zaia, in merito alla polemica che ha coinvolto negli ultimi giorni l'assessore regionale all'Istruzione Elena Donazzan, che aveva definito «uomo vestito da donna» Cloe Bianco, la professoressa transessuale di Marcon morta suicida. (PadovaOggi)

Dopo tutta questa cloaca, alla fine, come si dice in gergo “ci è scappato il morto”. Sasha era invece un ragazzo minorenne e dunque poco, anzi pochissimo possiamo sapere di lui e della sua storia. (Gay.it)

L’editoriale del direttore: L’unico modo per salvarci. In queste ore il ministro del Lavoro Andrea Orlando, è tornato sulla morte della docente con un lungo post. Ma la scuola deve garantire libertà, deve aprire le menti, deve essere immune dai condizionamenti, altrimenti ha fallito la propria missione» (Il Mattino di Padova)