Rumor Autostrade-Atlantia: 'governo revocherà concessioni'. Renzi: 'Giustizia cosa seria, non bar dello sport'

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Revoca delle concessioni ad Autostrade, qual è la posizione di Italia Viva di Matteo Renzi?

Così si legge nell'articolo: "Il governo verso la revoca della concessione alla società Autostrade: l'iniziativa forse al consiglio dei ministri di venerdì.

Il titolo Atlantia, scambiato sul Ftse Mib, è piatto e oscilla attorno ai 21 euro.

Ma la giustizia è una cosa seria, non è il bar dello sport.

Altrimenti si finisce cornuti e mazziati, con lo Stato che dovrà pagare la penale ad Autostrade. (Yahoo Finanza)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Ciò significa che la penale che l’esecutivo Conte bis dovrebbe pagare ad Autostrade potrebbe scendere da un valore stimato in 20 miliardi di euro a 6 miliardi di euro circa. Altrimenti si finisce cornuti e mazziati, con lo Stato che dovrà pagare la penale ad Autostrade. (Il Riformista)

A seguito del disastro, che ha fatto 43 persone, il Movimento a 5 stelle ha attaccato Atlantia e la famiglia Benetton, chiedendo che fosse revocata ad Aspi la concessione autostradale. (Il Sole 24 ORE)

In ogni caso, la decisione del governo dovrebbe essere resa pubblica a fine mese dopo le elezioni regionali in Emilia-Romagna e Calabria. Vale per i concessionari autostradali, sui quali c'è una discussione e un dibattito anche dentro di noi", ha ammesso la ministra. (AGI - Agenzia Italia)

De Micheli parla in quanto titolare di un ministero che è cruciale nella definizione del destino di Autostrade. Revoca concessione autostrade ad Atlantia: perché la procedura è complessa e si rischiano strade meno sicure. (La Stampa)

Venerdì si riunisce il consiglio dei ministri e potrebbe essere la volta buona per il via libera alla revoca della concessione ad Autostrade. Dall’altra Anas, ente che subentrerà nella gestione come previsto dal Milleproroghe, dove le manovre sono in corso da tempo. (Genova24.it)

Ai due estremi, da una parte c’è il M5s che ha intenzione di dire addio alla società dei Benetton, dall’altra Italia viva che invece vuole aspettare l’esito dei processi. Da giorni il presidente del Consiglio ricorda le «gravissime inadempienze» che ci sono state, e assicura che il governo «non farà sconti a nessuno». (Lettera43)