Il governo verso la revoca della concessione ad Autostrade

ilGiornale.it INTERNO

Su Autostrade la decisione del Governo arriverà presto e poggerà su solide basi tecnico-giuridiche.

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sembra deciso, spalleggiato da Luigi Di Maio, sulla revoca della concessione ad Autostrade per l'Italia.

Se non sarà nel prossimo Consiglio dei ministri a fine settimana, la revoca potrebbe essere decisa e comunicata dopo le elezioni regionali in Emilia Romagna (ilGiornale.it)

Se ne è parlato anche su altri media

De Micheli parla in quanto titolare di un ministero che è cruciale nella definizione del destino di Autostrade. Revoca concessione autostrade ad Atlantia: perché la procedura è complessa e si rischiano strade meno sicure. (La Stampa)

Altrimenti si finisce cornuti e mazziati, con lo Stato che dovrà pagare la penale ad Autostrade. Ciò significa che la penale che l’esecutivo Conte bis dovrebbe pagare ad Autostrade potrebbe scendere da un valore stimato in 20 miliardi di euro a 6 miliardi di euro circa. (Il Riformista)

Da giorni il presidente del Consiglio ricorda le «gravissime inadempienze» che ci sono state, e assicura che il governo «non farà sconti a nessuno». Ai due estremi, da una parte c’è il M5s che ha intenzione di dire addio alla società dei Benetton, dall’altra Italia viva che invece vuole aspettare l’esito dei processi. (Lettera43)

Edizione in contatto con F2i per l’ingresso del fondo in Atlantia Il presidente della holding della famiglia Benetton, Gianni Mion, ha dichiarato che sono in corso contatti con F2i nell’ambito della ristrutturazione del gruppo Atlantia. (Il Sole 24 ORE)

In ogni caso, la decisione del governo dovrebbe essere resa pubblica a fine mese dopo le elezioni regionali in Emilia-Romagna e Calabria. Forti perplessità su una eventuale revoca le avrebbe il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, preoccupato per le ricadute sulla finanza pubblica. (AGI - Agenzia Italia)

A meno che non si riesca a dimostrare un’inadempienza da parte di Autostrade talmente grave da pregiudicare alla base il contratto stesso, rendendolo di fatto nullo. Dall’altra Anas, ente che subentrerà nella gestione come previsto dal Milleproroghe, dove le manovre sono in corso da tempo. (Genova24.it)