Covid, l'appello della famiglia bloccata in India: "Fateci uscire di qui"

Redattore Sociale INTERNO

E’ l’appello disperato di Enzo Galli, il marito di Simonetta Filippini, la donna malata di Covid attualmente ricoverata in un ospedale di New Delhi.

Il marito si trova in albergo insieme alla figlia appena adottata: “Se mi dovessi ammalare anche io, cosa ne sarà di nostra figlia?

Credetemi, lo stress è molto alto e i tempi sembrano lunghissimi

La donna positiva al Coronavirus sta peggiorando giorno dopo giorno, il marito si appella alle istituzioni per avere un volo militare e uscire dal Paese. (Redattore Sociale)

Se ne è parlato anche su altre testate

Il coronavirus ingoia e divora il Paese, provocando ogni giorno numeri elevati in termini di mortalità e nuovi casi positivi. Il bollettino quotidiano rilasciato dal ministero della Salute indiano ha riportato 3.417 decessi. (Yeslife)

L’India è ormai vicina alla cifra totale dei 20 milioni di contagi: è ora il secondo Paese al mondo con il più alto numero di contagi da Covid-19 dopo gli Stati Uniti. In particolare, verrebbero colpiti i Paesi economicamente svantaggiati, destinatari del COVAX, ossia il programma internazionale per garantire l’accesso ai vaccini anche ai paesi più poveri (The Italian Times)

Sono molto preoccupata e arrabbiata perché quando siamo partiti non siamo stati avvertiti che c’era questa situazione”. E’ quanto riferisce oggi Simonetta Filippini, la donna attualmente ricoverata a New Delhi, in India, dopo essere risultata positiva al Covid durante un viaggio per adottare una bambina, con il marito Enzo Galli. (Controradio)

Ad accogliere la squadra di medici italiani l’ambasciatore d’Italia a Delhi Vincenzo de Luca e quello europeo Ugo Astuto. Questo invio è solo il primo aiuto all’India da parte dell’Italia. (Nordest24.it)

"Dalle finestre dell'hotel vediamo che bruciano i cadaveri dei morti di Covid in strada. Siamo stati tutti separati, con noi ci sono coppie di varie zone d'Italia e hanno anche bambini bisognosi di cure in Italia. (Nove da Firenze)

La nazione rimane affamata delle risorse necessarie per un sistema sanitario robusto, resiliente e ben attrezzato Fino a marzo 2021, i numeri dei casi erano bassi nella maggior parte del paese, portando molti a pensare che il peggio fosse passato. (L'Indro)