Reggio Emilia, il killer ha registrato Juana prima di ucciderla: “Volevo tenere la sua voce per sempre”

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Quest’ultima infatti aveva finito di cenare con un gruppo di amici in un locale di Reggio Emilia quando è stata intercettata dall’uomo.

A cura di Antonio Palma. Mirko Genco, l’assassino reo confesso di Juana Cecilia Hazana Loayza, ha registrato la voce della 34enne di Reggio Emilia per diversi minuti prima di ucciderla a coltellate in un parco della cittadina emiliana venerdì corso.

A rivelarlo durante un interrogatorio è stato lo stesso 28enne di Parma spiegando di averlo fatto per “tenere la sua voce per ricordo". (Fanpage)

Ne parlano anche altre testate

L'omicidio di Juana Cecilia Hazana Loayza a Reggio Emilia. La donna era stata trovata morta in un piccolo parco pubblico in via Patti a Reggio Emilia. È quanto emerge dagli atti sul 24enne, fermato sabato scorso dai carabinieri di Reggio Emilia. (Today)

Il gip ha replicato: «Si ritiene che qualsiasi accertamento non possa certo corrispondere a un errore ma anzi è funzionale ad evitare tale errore» Inoltre ha lasciato il coltello utilizzato per uccidere a fianco della vittima, comportamento coerente con la successiva e abbondante confessione». (La Gazzetta di Reggio)

Dalla registrazione, conclusa alle 3.05, ci sono riscontri al racconto fatto nella confessione. «Volevo tenere la sua voce per ricordo perché sarebbe stato l’ultimo giorno in cui l’avrei vista. (Corriere della Calabria)

«Un giudice non ha poteri di chiaroveggenza, non può sapere ciò che accadrà dopo, stante l'imprevedibilità delle reazioni umane». Durante l'udienza di convalida, in cui è stato disposto anche l'esame autoptico sul corpo della donna, a Genco è stata contestata anche la violenza sessuale. (il Giornale)

Questa ultima azione di Genco, che ha deciso di finire Juana dopo aver tentato di strangolarla, è sufficiente a contestargli la premeditazione? Leggi e guarda anche. Reggio Emilia. Tribunale. Parma. omicidio. (Reggionline)

E ancora: violenza sessuale, porto abusivo d’armi, violazione di domicilio e appropriazione indebita delle chiavi di casa della 34enne uccisa Questo non ha impedito che perseguitasse anche Juana Cecilia Loayza, al punto di rintracciarla nella notte di sabato 20, violentarla e quindi ucciderla con alcune coltellate alla gola. (Thesocialpost.it)