Mafia fra Palermo e la cosca di Tusa, 11 arresti - Nomi

Gazzetta del Sud - Edizione Sicilia INTERNO

Legami fra la mafia palermitana e quella della costa messinese per il controllo del territorio e la gestione del pizzo.

Gli uomini del clan di San Mauro Castelverde all'indomani dell'operazione "Black Cat" del 2016, avevano serrato le fila e continuato ad imporre il proprio potere.

Alle vittime era imposto di pagare il pizzo o di acquistare forniture di carne da una macelleria di Finale di Pollina gestita da Giuseppe Scialabba, braccio destro di Giuseppe Farinella. (Gazzetta del Sud - Edizione Sicilia)

Ne parlano anche altri media

Al fine di eludere eventuali misure cautelari, infatti, Giuseppe Farinella e Giuseppe Scialabba «avevano fatto risultare terze persone quali titolari rispettivamente di un centro scommesse di Palermo e una sanitaria di Finale di Pollina, sottoposti a sequestro, del valore di 1.000.000 di euro». (Il Messaggero)

Il Tribunale del Riesame ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Era arrestato il 4 giugno nel blitz della Squadra mobile contro il clan del mandamento della Noce. (Live Sicilia)

operazione dei carabinieri. Operazione dei carabinieri del comando provinciale. Ecco l’elenco degli indagatI nell’operazione Alastra dei carabinieri del comando provinciale. (BlogSicilia.it)

Gen Guarino, ‘Boss usavano proprio nome per vessare la vita di una intera comunità”. Lo ha detto il generale Arturo Guarino, Comandante provinciale dei Carabinieri di Palermo commentando l’operazione antimafia di oggi che ha sgominato la famiglia mafiosa di San Mauro. (Grandangolo Agrigento)

Fino a giovedì mattina il tempo sarà stabile, tanto sole ovunque con cieli generalmente sereni o poco nuvolosi, ma nell’Isola si sfioreranno i 43 gradi. Il caldo africano si protrarrà almeno fino a venerdì prossimo, poi la situazione potrebbe cambiare. (Live Sicilia)

Riproduzione riservata In tale quadro si inseriscono "le numerose estorsioni ai danni dei commercianti locali documentate dai militari dell’Arma, così come l'organizzazione di una efficientissima rete di comunicazione necessaria agli storici capi mafia detenuti per mantenere il comando degli associati liberi e continuare a strangolare imprese e società civile". (Giornale di Sicilia)