Strage di Bologna, Luca Carboni e la testimonianza choc: "Vuoto d'aria e fu l'inferno"

Corriere dell'Umbria INTERNO

C’era solo l’inferno».

Carboni ha raccontato come in quelle ore anche lui si trovava proprio lì: un'esperienza che non gli è mai uscita dalla mente.

Il cantante ha pubblicato un post su Instagram per ricordare e testimoniare cosa successe alla stazione di Bologna, la sua città.

C'era anche lui al momento dell'esplosione. 02 agosto 2020 a. a. a. 2 agosto di quarant'anni fa, anche Luca Carboni ricorda. (Corriere dell'Umbria)

Su altre testate

Poco dopo Carlo Alberto partì per Bologna: allora non c’erano i telefonini e per avere notizie immediate occorreva recarsi sul posto. Conoscere la verità è un diritto non soltanto di noi famigliari delle vittime, ma di tutto il Paese». (La Gazzetta di Modena)

).Tutta roba “cucinata” con il supporto del Mossad, oltre che della Cia e dei servizi italiani. Con Giorgio Napolitano al Viminale, e poi per nove anni al Quirinale, non un documento è stato fatto uscire dagli archivi più nascosti. (L'AntiDiplomatico)

Dopo 40 anni di menzogne e stanchi della solita retorica, vogliamo che venga detta la verità. Tante domande, fatti evidenti, piste e ricostruzioni che non hanno mai avuto una risposta e un approfondimento. (Rietinvetrina)

In serata è prevista una manifestazione «negazionista» anche a Bologna. Neofascisti ed esponenti dell’ultradestra in genere, appartenenti al movimento skin, ultrà degli stadi: diverse componenti delle realtà dell’estremismo hanno dato la loro adesione alle contro-manifestazioni indette in diverse piazze d’Italia in occasione dei 40 anni della strage alla stazione di Bologna, costata la vita a 85 persone. (Corriere della Sera)

La più piccola si chiamava Angela Fresu, era un angioletto di 3 anni. Ci saranno anche due taxisti in attesa di clienti, fermi nel posteggio davanti all’edificio polverizzato dallo scoppio. (Corriere della Sera)

Parte da qui lo speciale «Bologna, la storia di una strage» (Sky Tg24, disponibile on demand). E stragi crudeli, terribili, come quella alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980 che causò 85 morti e 200 feriti e che, nonostante la condanna definitiva dei tre autori neofascisti, continua a essere avvolta nel mistero. (Corriere della Sera)