Sottosegretari governo Draghi, le “quote” rallentano l’accordo. Ecco chi è in corsa per l’istruzione

Orizzonte Scuola INTERNO

Sottosegretari governo Draghi, le “quote” rallentano l’accordo.

il senatore può vantare una ultra decennale esperienza che potrebbe coronare la propria carriera politica con un incarico a Viale Trastevere

Ecco chi è in corsa per l’istruzione Di. La partita sottosegretari è aperta.

Per la Lega, resta in quota il responsabile scuola Mario Pittoni, vicepresidente della Commissione Cultura e Istruzione al Senato. (Orizzonte Scuola)

La notizia riportata su altre testate

Marina Sereni sarà viceministro agli Esteri, Laura Castelli all'Economia, Gilberto Pichetto Fratin e Alessandra Todde allo Sviluppo economico, Teresa Bellanova e Alessandro Morelli alle Infrastrutture e Trasporti. (Giornale di Sicilia)

I sottosegretari del Pd. Il partito di Nicola Zingaretti avrebbe ottenuto sei poltrone in questo nuovo giro di nomine I sottosegretari di Forza Italia. Gli azzurri dovrebbero occupare sei poltrone: tanti sono i sottosegretari in quota Forza Italia che dovrebbero essere nominati oggi. (ilGiornale.it)

Nel rispetto delle indicazioni di Draghi, tutti i partiti dovranno oltretutto tener presente la questione della rappresentanza femminile. Il capo politico del Movimento, raccontano, avrebbe portato la lista dei sottosegretari per chiudere la partita domani o al più tardi giovedì (IL GIORNO)

Hanno provato a spiegare che i sottosegretari costano zero se sono già parlamentari, altrimenti hanno diritto solo a un’indennità inferiore a quella di deputato. Anche il M5S dovrebbe favorire i senatori, visto che i deputati hanno preso tre ministeri su quattro (La Gazzetta di Mantova)

Il Consiglio dei ministri ha approvato, a quanto si apprende da fonti di governo, il decreto legge Covid. E’ la novità che, a quanto apprende l'ANSA al termine del Cdm da fonti di governo, compare nel nuovo decreto legge Covid, che proroga al 27 marzo le limitazioni agli spostamenti. (Gazzetta di Parma)

In compenso il Pd, dopo gli addii M5s, potrebbe salire a 8 (+1), idem la Lega che però ne vorrebbe 9. A Fi dovrebbero spettarne 6, a Italia viva due, mentre i piccoli dovrebbero ottenere due, uno e uno. (Il Fatto Quotidiano)